Descrizione evento: Come associazioni di cittadini, consumatori e produttori che aderiscono alla Rete, intendiamo dedicare ogni anno l’ultima domenica del mese di maggio per richiamare l’attenzione delle Istituzioni sul tema dell’agricoltura sostenibile per l’ambiente e per la salute. La grande varietà di piante, animali, funghi e microrganismi del nostro Pianeta, costituiscono la ricca biodiversità che permette la vita sulla Terra. Le numerose specie in relazione tra loro creano gli ecosistemi naturali che ci forniscono cibo, acqua, riparo e medicinali, necessari per la nostra sopravvivenza. Oggi, però, circa 1 milione di specie animali e vegetali rischiano di sparire per sempre. La nostra presenza, le nostre azioni e attività hanno alterato l'equilibrio dei sistemi naturali. Più di 1/3 della superficie terrestre del mondo e quasi il 75% delle risorse di acqua dolce oggi sono impiegate per la produzione di colture o di bestiame. 3/4 dell'ambiente terrestre e circa il 66% degli oceani sono stati alterati in modo significativo. A questo si aggiunge il cambiamento climatico che le nostre attività umane hanno provocato e che ora sta peggiorando l'impatto di numerosi fattori sulla natura e sul nostro benessere. Milioni di persone in tutto il mondo sono quotidianamente esposte ai pericoli correlati all'uso di pesticidi e diserbanti in agricoltura. Nel 2020 è stata pubblicata l'ultima edizione del Living Planet Report. Il rapporto sullo stato di salute della biodiversità ha evidenziato la perdita di circa il 60% della popolazione globale di mammiferi, uccelli, pesci, rettili e anfibi dal 1970 e ha richiamato i governi ad un impegno deciso per invertire questa tendenza. L’uso della chimica di sintesi per il controllo delle “pesti” (da qui il nome pesticidi), che ha messo sul mercato centinaia di principi attivi e formulati pericolosi per la Le persone che vivono e lavorano nelle aree dove si pratica l'agricoltura intensiva con l'uso di prodotti chimici di sintesi, caratteristica delle monocolture, sono le più esposte, in particolare le donne in gravidanza, i bambini e gli anziani. La provincia di Verona con le sue monocolture ( vite,melo,ortaggi,mais,tabacco ecc.) è una delle provincie europee con il maggior uso di pesticidi e l’inquinamento delle acque “dati ISPRA” lo dimostra ampiamente.Oltre a questo la nostra provincia primeggia anche negli allevamenti intensivi (avicoli,maiali,bovini). In alternativa all’attuale modello agricolo convenzionale, noi della Rete sosteniamo le esperienze agricole come l’agricoltura biologica, biodinamica e le filiere corte, che in questi anni hanno dimostrato di saper coniugare il rispetto per la salute pubblica e l'ambiente, producendo alimenti sani e occupazione, valorizzando la varietà dei prodotti locali, rinnovando la biodiversità, il suolo e l’acqua, creando resilienza e mitigando i mutamenti climatici, proteggendo la salute e il benessere dei nostri figli e di ogni specie vivente. Dobbiamo sostenere la transizione ecologica, attraverso sistemi alimentari locali, ecologici e diversificati, come un imperativo sociale, economico e democratico. Da parte nostra operiamo attraverso la diffusione delle informazioni, la promozione di iniziative europee, la pratica agricola eco-sostenibile, il consumo consapevole di prodotti biologici. CHIEDIAMO ALLA COMMISSIONE EUROPEA: 2- Misure per il recupero della biodiversità 3- Sostegno agli agricoltori CHIEDIAMO A GOVERNO, REGIONE E COMUNI IMPEGNI PRECISI: 2- Per il territorio: potenziare tutti gli strumenti di controllo per la salvaguardia del territorio, evitando sbancamenti, disboscamenti, deturpazione del paesaggio, possibili discariche abusive e cambiamenti delle destinazioni d'uso; vietare in tutte le aree protette e nei bacini idrografici delle zone umide d'importanza internazionale, l'uso di pesticidi nocivi per le specie selvatiche e gli ecosistemi. 3- Per l'agricoltura: difendere e sostenere la Sovranità Alimentare; azzerare gli incentivi alle produzioni agricole industriali e le monocolture; favorire e sostenere con incentivi l'eco-agricoltura (agricoltura biologica e biodinamica) nel rispetto della biodiversità e delle tipicità tradizionali locali. Chiediamo una revisione del Piano d’Azione Nazionale per l’uso dei pesticidi (PAN), con la loro totale eliminazione immediata nelle zone urbane e nelle aree frequentate dalla popolazione, stabilendo distanze idonee di sicurezza dalle abitazioni, dai terreni coltivati con il metodo dell’agricoltura biologica e biodinamica, da parchi e giardini pubblici e privati, da strade, da sentieri e piste ciclabili. IN PARTICOLARE, MARCIA STOP PESTICIDI DI QUEST’ ANNO SI PONE DUE OBIETTIVI PRINCIPALI: Progetto Veronese di rilevazione dei residui chimici in aree civili |
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