I fatti sono noti, almeno nelle linee principali: la città, parte importante della Diocesi ma certo non coincidente con la sua totalità, va al ballottaggio per l’elezione del sindaco. Il vescovo Giuseppe Zenti – dimissioni per limite di età date il 7 marzo e già accettate – ha scritto durante la settimana del secondo turno elettorale una lettera “riservata” ai preti, nella quale diceva di suggerire il candidato che si opponeva al gender. Il testo, in realtà più articolato, è diventato immediatamente pubblico e virale, anche perché il vescovo uscente non è nuovo a simili indicazioni di voto, che in pa...
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