Il reportage dalla città che ha resistito all’Isis continua. Approfondiamo il ruolo della donna, dalla visita all’Accademia intitolata alla prima ragazza uccisa in combattimento all’incontro con la comandante del distretto militare
“Jin! Jiyan! Azadi!”. Donne, vita, libertà. Lo slogan viene scandito mescolandosi al trillo fatto con le lingue (lo stesso suono che nel film La battaglia di Algeri segna l’inizio dell’insurrezione finale contro i francesi) mentre la madre di Silan Kobane, la prima ragazza della città caduta in combattimento, taglia il nastro dell’accademia dedicata alla memoria della figlia.
L’accademia ...
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