Ci sono termini verso cui l'immaginario collettivo ha maturato nel corso della storia una certa diffidenza. Uno di questi è la parola matriarcato: evocando una sensazione di disagio, essa sembra portare alla mente uno spazio-tempo indefinito, in cui il potere delle donne non è arginato e quindi percepito come pericoloso. Ma da dove proviene questa paura nei riguardi di una forza naturale come quella creativa insita nel grembo femminile (fisico e simbolico), un tempo al servizio dell'intera comunità, e per questo celebrata e sacralizzata? Forse andrebbe letta nel quadro di un processo avvenuto in maniera non casuale, ma funzionale al distacco dalla natura e dai suoi fenom...
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