Il 5 ottobre 2016 aveva ucciso la donna con cui aveva una relazione da un mese. L’aveva fatto volontariamente, strangolandola a mani nude. La condanna in primo grado era stata di 30 anni per omicidio aggravato da motivi abietti e futili. Poi la Corte d'appello di Bologna aveva dimezzato la pena. Tra i motivi, anche una plausibile "tempesta emotiva" determinata dalla gelosia. Ad uccidere Olga Matei, però, non era stato un raptus. Ma un uomo. In carne, ossa e volontà. Eppure la sua pena è stata ridotta e con la riduzione degli anni di carcere si riduce anche la fiducia negli strumenti protettivi e di contrasto alla violenza. L’indagine realizzata da Ipsos, d&... leggi tutto

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Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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