Tra loro 52 capi di Stato, il segretario generale dell’Onu, il direttore generale dell’Oms, la direttrice del Fondo monetario internazionale e quella dell’Organizzazione mondiale del commercio, la presidente della Bce e ben 1.500 manager in rappresentanza di 700 aziende.
Il tema, “La cooperazione in un mondo frammentato”, è intrigante ma le prospettive molto meno, perché anche la partecipazione della società civile, molto contenuta sebbene ampiamente sbandierata dagli organizzatori, potrà influenzare le decisioni politiche ed economiche? Chi condiziona Davos, come già COP23 che lo scorso novembre ha dibattuto sull’emerge...
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