«L’esperienza che esse furono costrette a vivere durante tutto il periodo della loro prigionia risultò particolarmente difficile, dolorosa e non rare volte drammatica. Anzi, tale da rivelarsi senz’altro profondamente traumatizzante. E questo non soltanto perché erano straniere e cristiane, provenienti quindi da una cultura completamente diversa, ma soprattutto perché erano donne, e donne consacrate», sottolinea suor Maria Vidale dello Studium Madri Nigrizia.
Dalla gioia al piantoIl 9 aprile 1882, domenica di Pasqua, è giorno di festa a El Obeid: la nubana Fortunata Quascè, ex-schiava educata a Verona presso l’Istituto Mazza, d...
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Dal 1881 al 1898 il Sudan egiziano viene travolto da un’insurrezione religiosa islamista nota come Mahdia, perché Muhammad Ahmad, sua guida spirituale e politica, si definisce il Mahdi, ovvero il “ben guidato da Dio”. Il suo intento dichiarato era restaurare la purezza dell’islam che il prolungato contatto con gli europei aveva corrotto. Come “nuovo Maometto” dà a quattro dei suoi primi proseliti il nome dei quattro califfi del fondatore dell’islam, ma le ragioni socio-politiche dell’insurrezione sono altre: intercettare il diffuso malcontento verso il malgoverno egiziano e ripristinare lo schiavismo, importante risorsa economica ...
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