L’esito alternante di ben dieci battaglie tra milizie rivali aveva fatto fuggire da Malakal tutta la popolazione civile, lasciandosi dietro morte e distruzione. Si era toccato il fondo, e risalire da quell’abisso sarebbe stato difficile.Il 9 febbraio 2024, al termine della sua visita in Sud Sudan, il cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero vaticano per lo Sviluppo Umano Integrale, commentava positivamente il suo breve soggiorno a Malakal: in una città che era stata rasa al suolo ha visto segni di rinascita.Le sue parole mi ispirano due riflessioni. La prima mi porta a ripercorrere i faticosi anni di combattimenti e insicurezza, durante i quali pochissime persone o...
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