Sono le ultime “discendenti” di una missione storica, una missione che data oltre un secolo di vita nel cuore dell’Africa e che ha visto passare ribelli e militari, diplomatici e affaristi, gente di cuore pronta ad aiutare e profittatori. Sono quattro suore italiane, tutte attorno agli 80 anni, quattro più una, in realtà, perché c’è anche una quinta consorella, una giovane ugandese, destinata però a volare presto in Sudamerica. Gulu, Nord Uganda, oltre 200mila abitanti, seconda città di un Paese che si definisce “la perla d’Africa” in cui s’incrociano nuove speranze e antiche fragilità. È ...
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