Persona è una parola che ha una strana genealogia. In latino è la maschera indossata dagli attori. Nel suo transito semantico è divenuta una cosa diversa: racconta l’unicità dell’individuo, immersa nei rapporti sociali, che detiene diritti indisponibili. Capovolgendone le sillabe e cambiando una vocale diventa “sono per”. “Essere persona” e “essere per” è stato il tema dei sei giorni di campo over 35 della famiglia comboniana, tenutosi l’agosto scorso a Noci, in Puglia. L’hanno scandito cinque “essere per”: per Dio, per me, per le persone, per il creato, per il Vangelo. Il tutto, abbrac...
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