Super User
EDITORIALE
di Paola Moggi
LATITUDINI
a cura di Elena Guerra
PRIMO PIANO
Immigrazione - Accoglienza a Palermo |
Immigrazione - A Verona accoglienza organizzata e diffusa |
Fare casa in una zattera di Dorotea Passantino
|
Il mondo a chilometro zero
di Giulia de Rocco
|
ATTUALITA'
In un mondo frantumato
Papa Francesco per la 50° Giornata Mondiale della Pace
****************************************************************************************************************************************************
DOSSIER
DIACONATO FEMMINILE
Quali prospettive?
DIACONATO FEMMINILE / Ministre della Chiesa
Diacone, chi sono costoro?
di Jessica Cugini
DIACONATO FEMMINILE / Stereotipi antimodernistici e fioritura della tradizione
Uno spirito nuovo
di Andrea Grillo
DIACONATO FEMMINILE / La commissione
Frutto di intensa preghiera
di Paola Moggi
DIACONATO FEMMINILE / Una riflessione necessaria
Uomini e donne corresponsabili
di Adriana Valerio
DIACONATO FEMMINILE / Il punto di vista delle donne
Con la storia a nostro favore
di Giancarla Codrignani
Il ruolo delle consacrate nella Chiesa
di suor Carmen Sammut
*****************************************************************************************************************************************************
Comboniane nel mondo
Repubblica Centrafricana
Oltre la Porta Santa
a cura di Paola Moggi
Pace in cammino
di Dalva Maria Areia e Rosaria Donadoni
***************************************************************************************************************************************************
RUBRICHE
Coordinamento teologhe italiane | Buongionro sognatori | Fuori rotta |
La vita preme di Cristina Simonelli
|
di donMarcodonRoberto
|
Un mese per chiarirsi le idee di Erminia Pea
|
Benessere e ambiente |
Senza frontiere |
Ormegiovani |
Tempo di cambiare... e tocca a noi! di Adriano Sella
|
Accogliere: una questione etica di Carlo Melegari |
Malankeba! di Giovanna Ferrari
|
Culturalmente | ||
a cura di Jessica Cugini |
Quali prospettive?
Alla luce di quanto detto da papa Francesco alle suore dell’Unione internazionale delle Superiore generali (Uisg) lo scorso 12 maggio, e dopo la nomina (ad agosto) di una Commissione che studierà la questione del diaconato femminile, abbiamo voluto dedicare il dossier di inizio 2017 al tema delle diacone.
Lo facciamo per tenere vivo un argomento che altrimenti potrebbe spegnersi, non tanto per mancanza di interesse quanto per assenza di attenzione mediatica. Spesso argomenti, anche importanti, scompaiono presto dagli onori della cronaca e dai rulli informativi delle agenzie di comunicazione. Ci preme che la questione del diaconato femminile non cada nel dimenticatoio.
Per questo abbiamo scelto di mettere insieme voci diverse, per cercare di offrire un contributo al divenire di un percorso, quello delle diacone, che speriamo non si arresti né si insabbinei soliti bui meandri dei ripostigli dove spesso si allocano le questioni che riguardano il genere.
Nella Chiesa come nella società tutta.
Dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2022 questo sito è stato il canale digitale della testata Combonifem magazine, del quale conserva i contentuti.
Dal 1° gennaio 2023 questo sito è il canale di comunicazione in lingua italiana delle Suore missionarie comboniane.
Dal 2008 al 2022, attraverso una rivista, un sito web e i social media correlati, il Centro di Comunicazione Combonifem ha promosso la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive orientate al bene comune.
Questo sito continua con la stessa visione.
Il nome, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione, perché il contributo delle donne è vitale alla rigenerazione dell’umanità.
Per questo il sito e i relativi "social media" accolgono e fanno conoscere esperienze, contributi e opinioni di persone con culture e tradizioni religiose diverse, privilegiando lo sguardo e la voce delle donne, in Italia come in altri Paesi del mondo.
Giustizia sociale, diritti e dignità, pari opportunità, pace e custodia del creato, costituiscono piste importanti nel cammino verso un altro mondo possibile.
Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008, ma le sue radici risalgono al 1934, alla pubblicazione Raggio, che si è evoluta nel tempo, accompagnando i cambiamenti della società e dei media.
Il Centro dispone di un'ampia sala, dove vengono periodicamente organizzati incontri e confronti su tematiche di rilievo.
Questo sito presenta le testimonianze delle Comboniane presenti in varie parti del mondo e di persone a loro vicine.
Valorizza particolarmente il contributo delle donne dei Paesi dove le comboniane operano:
Brasile, Camerun, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Egitto, Emirati, Eritrea, Etiopia, Kenya, Gran Bretagna, Giordania, Guatemala, Israele, Italia, Messico, Mozambico, Perù, Portogallo, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Spagna, Sri Lanka, Stati Uniti d’America, Sudan, Togo, Uganda, Zambia.
EDITORIALE
Accendiamo una piccola luce…
di Paola Moggi
LATITUDINI
a cura di Elena Guerra
PRIMO PIANO
Donne e Immigrazione
Una presenza che non viene raccontata Donne invisibili di Jessica Cugini
|
Verona
Profughe in convento Fiducia che dissolve ogni paura testo e foto di Paola Moggi
|
Locride
Quando l’immigrazione diventa risorsa Con l’accoglienza riapre la scuola di Paola Moggi
|
ATTUALITA'
Occhio all’infanzia
Il rapporto 2016 del Fondo Nazioni Unite per la popolazione
Le bambine: il nostro futuro
di Jessica Cugini
DONNE E CHIESA
Chiesa e comunità di base
Un incontro al femminile
Il tempo dell’attesa
di Giovanna Romualdi
La Rete dei Viandanti
Alla ricerca del genere perduto
di Carla Mantelli
*****************************************************************************************************************************************************
DOSSIER
Migranti
A scuola di cittadinanza
Immigrazione a scuola - Cittadinanza in evoluzione: una grande risorsa per l’Italia
di Antonella Fucecchi
Nell’era dell’homo migrans
Dare significato alle parole
****************************************************************************************************************************************************
Comboniane nel mondo
Sud Sudan
Radio Bakhita
Dieci anni di tenacia
di Elena Balatti
Bakhita: una voce che continua a parlare di pace
di Cecilia Sierra Salcido
Brevi comboniane
*********************************************************************************************
RUBRICHE
Incontri di viaggio Senza specchi di Andrea Semplici
|
Benessere e ambiente Clima: da Parigi a Marrakech, passando per gli Usa di Maria Maranò
|
Ormegiovani Il profumo del pane e del dono di Monica De Spirito
|
Buongiorno sognatori
Avvento: il viaggio della speranza di donMarcodonRoberto |
Senza frontiere Sul pluralismo religioso degli immigrati in Italia di Carlo Melegari |
Culturalmente
a cura di Jessica Cugini
|
In un’intervista a La Stampa disse: «Ormai in Sudafrica viviamo in una cultura della corruzione, che minaccia l’intero tessuto sociale e nazionale. I responsabili, purtroppo, sono proprio i leader che hanno preso il posto di Mandela. Basti pensare al presidente Zuma, e al palazzo imperiale che si è fatto costruire con i soldi dei contribuenti, per la residenza personale nel proprio stato. Questa avidità per certi versi è comprensibile, perché è ovvio che dopo tanti decenni di repressione e privazioni, la gente voglia togliersi qualche soddisfazione. Però una simile corsa ai posti di potere, e al loro sfruttamento attraverso la corruzione, mi ha sorpreso e ha certamente deluso Madiba».Parole cariche di denuncia e di affetto quelle di Nadine Gordimer verso la causa da sempre portata avanti, quella contro la discriminazione razziale e i conflitti di potere nel suo Paese.
La vita. Il 14 luglio a Johannesburg è mancata Nadine Gordimer, dopo una lunga malattia, nella casa che aveva offerto a Mandela e De Klerk per negoziare il post-apartheid, dopo che Madiba era stato liberato. Classe 1923, figlia di un gioielliere ebreo di origine lituana e da madre ebrea inglese, ha sempre vissuto a Springs, un sobborgo di Johannesburg, nel Transvaal. Ha fatto nascere la letteratura sudafricana moderna, insieme ad Alan Paton, Dan Jacobson e a Jack Cope. Oltre a militare nell’African national congress, fece parte della generazione della rivista Drum, che racconto nel suo romanzo Un mondo di stranieri, sulla diversità etnica in un’epoca di razzismo e chiusura politica.
Le opere. Un mondo di stranieri è il primo suo romanzo a comparire in lingua italiana nel 1961. Feltrinelli è la casa editrice che pubblicato la maggior parte delle sue opere, tra cui Occasione d'amore, Un ospite d'onore e Il conservatore - premio Man Booker Prize nel 1974 -, Luglio, Una forza della natura e Storia di mio figlio, fino al recentissimo Racconti di una vita, uscito pochi mesi fa. Il prossimo 15 ottobre uscirà il libro postumo Tempi da raccontare, una raccolta di saggi, articoli, e conferenze scritti da Nadine Gordimer nell’arco di mezzo secolo, per Feltrinelli. Tradotto da Valeria Gattei, è un documento della storia politica e sociale del XX secolo e insieme quanto di più vicino ci possa essere all’autobiografia della scrittrice.
Nadine Gordimer nel 1991 ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura «per essere stata di enorme beneficio all’umanità grazia alla sua scrittura magnifica ed epica», e nel 2007 premiata per la Lettura con il Premio Grinzane Cavour. Lascia un vuoto come donna di cultura, impegnata durante e dopo l’apartheid in Sudafrica, nella settimana dove si ricorda il Mandela Day (18 luglio).
Le sue opere sulla questione della segregazione razziale rimarranno un esempio di impegno politico e civile immortale.