Venerdì, 23 Dicembre 2016 15:10

Oltre l’orizzonte

La piccola Njeri è un po’ perplessa: che cosa le viene incontro? Osserva..
Con la fronte un po’ aggrottata, è inquieta, ma non spaventata.

Un po’ come me. Scruto con perplessità l’anno che inizia: che cosa ci viene incontro?

Per il 2017 ci sono tante incognite difficili da decifrare.
Nel panorama mondiale, quale alchimia sta preparando Donald Trump? E la “vecchia Europa”, ripiegata sulle sue paure e le sue inerzie, quale orizzonte ci offre?
Da mesi in Italia ribollono contrapposizioni distruttive, spesso rilanciate dai media: una frammentazione disordinata.

Anch’io, come Njeri, scruto l’orizzonte.
Lo faccio da una comunità di donne che respirano il mondo e se lo portano in cuore. Nella loro vita missionaria hanno raccolto tante sfide. Quando era forte la tentazione di sottrarsi alla fatica, hanno scelto di rimanere e farsi carico di situazioni pressanti, talvolta anche violente e distruttive.
Come molte altre donne; come molte altre persone.
La loro vita, consumata dagli anni, mi invita a guardare oltre l’orizzonte che inquieta.

Le incognite ci sono, e sono tante.
Le osservo da una redazione, postazione privilegiata per scrutare gli eventi e confrontarsi con analisi e opinioni. Dopo l’elezione di Donald Trump e dopo il referendum costituzionale ho scorso tanti commenti.
Fra questi, Stefano Femminis, di Aggiornamenti Sociali, sosta con garbo sulla “post-verità”, informazione distorta innescata dalle troppe “bufale” che frullano sui social media. Ingannano chi crede più al post di una persona amica che a notizie debitamente verificate da una redazione giornalistica. È il fascino della comunicazione immediata online.

Siamo «oltre la verità», dice Femminis: «Bisogna prendere atto che molti oggi ripongono la propria fiducia in modo assoluto nelle posizioni e nelle notizie diffuse da siti o realtà in cui si riconoscono, credendovi al di là della verità di quanto sostenuto. In parte è stato così per la campagna referendaria in Italia, che si è contraddistinta non solo per la durezza dei toni, ma anche per le cosiddette bufale che riguardavano gli argomenti tanto del “sì” quanto del “no”».

Siti e social media che fanno opinione e informano scelte, spesso offuscando la verità.

Combonifem ha una redazione minuta, ma connessa con il mondo. Raccoglie testimonianze di vita, scelte difficili, improntate a fiducia tradotta in gesti quotidiani. Fiducia nelle persone e nella meraviglia del creato.
Da mesi sta riflettendo sulla propria presenza “online”, per renderla più attiva e interattiva. Un tempo di transizione, impegnativo e anche sofferto, ma necessario, per guardare “oltre l’orizzonte” del passato.
Era il 2008 quando il sito Combonifem.it vedeva la luce; a fine 2016, dopo otto anni, viene ristrutturato. Un processo in divenire, che coinvolge anche amiche e amici.

Il 2017 inizia: se i media sono fra i principali responsabili delle “post-verità” che inquinano l’umana esistenza e la ingabbiano in pregiudizi fuorvianti, gli stessi media possono costituire un antidoto, offrendo approfondimenti pacati.

Come ci ricorda papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale della Pace: «Può accadere che le differenze generino attriti: affrontiamoli in maniera costruttiva e nonviolenta, così che “le tensioni e gli opposti [possano] raggiungere una pluriforme unità che genera nuova vita”, conservando “le preziose potenzialità delle polarità in contrasto”».

Con questo spirito vi invitiamo a camminare con noi, esplorando il 2017 con uno sguardo che scruta oltre l’orizzonte delle incognite.

Il dossier del presente numero raccoglie la questione del diaconato femminile da una pluralità di voci, per evitare sterili contrapposizioni.
Con questo numero iniziano anche nuove rubriche: Il Coordinamento teologhe italiane offre “prospettive altre” su Dio e la vita; Adriano Sella propone la meraviglia di “un altro stile di vita”, possibile e necessario; chi ha osato un’esperienza di “missione a tempo” racconta le inattese scoperte raccolte per via. Continuano i percorsi nell’immigrazione, insieme sfida e risorsa, e nella spiritualità dell’incontro.

Approfondimenti pacati che, speriamo, aiutino a scrutare oltre l’orizzonte dell’ovvio.

E grazie a voi per rimanerci accanto!

Last modified on Sabato, 31 Dicembre 2016 16:04

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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