Ogni anno 570 mila tonnellate di plastica finiscono nelle acque del Mediterraneo.
L'equivalente di 33.800 bottigliette di plastica gettate in mare ogni minuto.
«Se i Paesi non adottano soluzioni concrete ed efficaci, entro il 2050 l'inquinamento da plastica nell’area mediterranea quadruplicherà. Urge un Accordo Globale per fermare questa emergenza». È il Wwf che alza la voce. Proprio in questo periodo dove il mare, la natura, le vacanze sono al centro dei nostri pensieri, è importante ricordare che la salvaguardia di questi luoghi parte prima di tutto da noi.
Il nuovo report 2019 del Wwf, Fermiamo l’inquinamento da Plastica: come i Paesi del Mediterraneo possono salvare il proprio mare, ha analizzato ed evidenziato i principali difetti del sistema e proposto un piano di azioni politiche che i singoli paesi devono sviluppare. Per fermare l'inquinamento da plastica è infatti indispensabile un'economia sostenibile e circolare che riduca a zero la produzione di rifiuti di plastica.
Oltre a una petizione per chiedere ai Paesi delle Nazioni Unite di stipulare un Accordo globale che ponga fine alla dispersione di plastica in natura entro il 2030, sono molte le iniziative volte a sensibilizzare turisti e cittadini su questo argomento. Come l’iniziativa Spiagge #Plasticfree 2019: un tour in tutta Italia per ripulire spiagge e fondali del Mediterraneo dalla plastica.
Per partecipare basta consultare la mappa, trovare l'evento più vicino e cliccare sull'icona per scoprire tutte le informazioni relative.
Anche l’associazione Sea Shepherd organizza incontri in molte parti d’Italia per sensibilizzare alla pulizia dei mari: questa estate sarà in alcune località marine per parlare di come possiamo salvaguardare i fragili ecosistemi oceanici. Perché il benessere dei nostri mari, dipende anche da noi. Per questo ci sono alcuni comportamenti che dovremmo tenere a mente non solo quando andiamo in spiaggia, ma tutto l’anno:
• Quando possibile scegliere oggetti fatti con materiali alternativi alla plastica, biodegradabili o riciclati: il pettine o le mollette per stendere in legno, spugne in cellulosa, piatti in ceramica, ciotole, tazze e biberon in vetro, tovaglie in cotone…
• Evitare i prodotti usa e getta: no a cannucce, a buste della spesa, all’acqua in bottiglia, a stoviglie e posate, cotton fioc.
• Conservare gli alimenti senza plastica: pellicole, bustine, contenitori in plastica hanno un ottimo sostituto il vetro, materiale inerte che, a differenza della plastica, non rilascia eventuali contaminanti.
• Evitare saponi e prodotti cosmetici che contengano plastiche: se tra gli ingredienti leggi polyethylene, polypropylene o polyvinyl chloride vuol dire che la plastica è uno degli ingredienti.
• Comprare a peso: acquistare alimenti sfusi (frutta, verdura, formaggi, carne, pesce) e detersivi “alla spina” o eco-ricariche.
• Fare la raccolta differenziata seguendo le regole del proprio Comune/città: smaltier correttamente tutti i rifiuti, portando in discarica quelli speciali.
• Attivarsi per sensibilizzare negozi, supermercati e Comuni per ridurre urgentemente la plastica inutile e promuovere la sostenibilità.
• Non gettare i rifiuti sulle spiagge e nell’ambiente (inclusi i mozziconi di sigaretta) per evitare di inquinare e per garantire un futuro migliore a chi verrà dopo di noi.