Ad Assisi, il 1 Settembre, si è svolta la Prima preghiera ecumenica per il Creato, che ha visto riuniti i leader delle diverse confessioni cristiane. Tra gli argomenti trattati, ha meritato una particolare attenzione il Movimento del disinvestimento dai combustibili fossili, che da anni invita le istituzioni cattoliche ad agire per il bene dell’ambiente. L’obiettivo del movimento è avvicinarsi a un'economia basata sull'energia pulita. Dall’incontro di preghiera è scaturito un invito mondiale: «A tutte le persone di fede ad unirsi a questo sforzo per il disinvestimento e a prendere parte al crescente movimento per prenderci cura del nostro prossimo e del creato».
Oggi, in occasione del Global Climate Action Summit, un vertice internazionale di attori non statali impegnati a risolvere la crisi climatica; 19 istituzioni cattoliche, guidate da Caritas India e dalla Conferenza episcopale irlandese, annunciano con un documento ufficiale il proprio disinvestimento. L’azione di Caritas India è particolarmente significativa nel contesto delle alluvioni del Kerala, causate da un'ondata eccezionale di piogge monsoniche le cui ragioni sono da attribuire al continuo intervento dell’uomo sull’ambiente. Le istituzioni cattoliche dell'India che si sono impegnate a disinvestire si uniscono ad altre in Pakistan e in Bangladesh, Kenya e Fiji: un’unione subcontinentale per arginare questa grave crisi climatica.
Una crisi evidente, dovuta al fatto che non abbiamo ascoltato la chiamata di Dio ad amare il creato, ne l’appello accorato di papa Francesco con la sua enciclica Laudato Sì. L’eccessiva produzione, consumo, estrazione e l'avidità hanno contribuito a livelli di disuguaglianza senza precedenti, dove solo pochi posseggono, controllandole, enormi quantità di risorse e le sfruttano senza preoccuparsi che a subirne maggiormente le conseguenze, siano i Paesi in via di sviluppo.
La cooperazione internazionale è essenziale per risolvere questa crisi planetaria. Per questo l’appello delle istituzioni cattoliche arriva nel giorno del Global Climate Action Summit: per sostenere con forza l’Accordo di Parigi e i suoi obiettivi e per denunciare i Paesi che non si stanno pienamente impegnando nei piani e nelle politiche necessarie per raggiungerli.
Anche l’Arcidiocesi di Palermo, come la Conferenza episcopale irlandese ha fatto il 24 agosto in occasione della visita del Santo Padre, ha deciso di rendere pubblico il proprio impegno di disinvestimento in vista della visita di Papa Francesco a Palermo il 15 settembre, in occasione del XXV anniversario del martirio di Pino Puglisi.
I cristiani di tutto il mondo sono già in azione: piantando alberi, installando pannelli solari sui tetti delle loro chiese, rispondendo ai disastri causati dal clima e istruendo le loro comunità sui cambiamenti climatici e sull'ambiente; e molte altre iniziative. Con la speranza che un giorno, tutta l’umanità possa riscoprire il suo amore per la nostra “casa comune”.