Lunedì, 24 Settembre 2018 10:15

I frutti del cammino

Dall’inizio di agosto migliaia di giovani hanno partecipato ai cammini “Per mille strade”, confluiti a Roma l’11 dello stesso mese nell’evento “Siamo qui”, vissuto con papa Francesco in preparazione 
del Sinodo di ottobre. 
Da varie regioni, inclusa la Puglia, hanno partecipato anche giovani migranti.
Una missionaria comboniana, che vive a Bari dal 2017, 
ha accompagnato i giovani della sua diocesi dal 4 al 10 agosto per 110 chilometri 
di passi e scoperte

Abbiamo iniziato il nostro cammino dalla basilica di Capurso, dove l’arcivescovo di Bari, Francesco Cacucci, ci ha inviato in pellegrinaggio a piedi da Bari a Molfetta. Lo abbiamo vissuto in compagnia di don Tonino Bello, nel venticinquesimo della sua morte. Eravamo un centinaio: giovani dai 16 ai 24 anni e una ventina di persone adulte come me, religiose e laiche, di accompagnamento.

Abbiamo fatto 6 tappe: Valenzano, Noicattaro, Casamassima, Cassano, Grumo e Bitonto. In ognuna arrivavamo per il pranzo dopo 5-6 ore di cammino, iniziato la mattina presto per evitare il sole più caldo. Ci accoglieva un luogo di ristoro, dove prendere cibo insieme, ascoltare la testimonianza su don Tonino e vivere il nostro momento di preghiera e di reciproca conoscenza.
In ogni luogo, la sera, c’era sempre un momento di festa con la gente: si danzava e si cantava con loro. Per strada abbiamo incontrato centinaia di persone che ci salutavano. Davvero bello!

Siamo qui!
Da Molfetta a Roma siamo arrivati in cinque pullman nel pomeriggio dell’11 agosto. Il momento più bello è stato proprio la veglia con papa Francesco al Circo Massimo: eravamo novantamila, nonostante il posto non fosse particolarmente comodo per attendere lunghe ore sotto il sole. Le domande che quattro giovani gli hanno rivolto hanno rispecchiato quelle emerse dai giovani durante il nostro pellegrinaggio a piedi.

Il frutto più bello
Grazie a questo evento, fatto di passi condivisi giorno dopo giorno, i giovani hanno sentito che non sono soli. A noi adulti rimproverano che non li accompagniamo e non li incoraggiamo nei loro sogni; nelle parrocchie si sentono spesso usati come manodopera per iniziative pensate e organizzate dagli adulti.
Sentono il bisogno di persone credibili che li accompagnino nella loro crescita. Penso che il prossimo Sinodo possa davvero aprire altre prospettive.
E un bel frutto i giovani lo hanno donato a me, che non sono abituata a camminare cinque ore di seguito sotto il sole. Ascoltandoli e vedendoli camminare con tanto impegno, hanno motivato anche me… ad andare oltre!

 

Last modified on Lunedì, 24 Settembre 2018 10:23

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