Questo saluto ebraico, che in italiano abbiamo tradotto semplicisticamente con “pace”, esprime molto di più. Augura che la vita si dipani ogni giorno in tutto il suo splendore, che dentro e fuori diffonda generosamente armonia e nutra relazioni accoglienti.
«Shalom!» è il saluto che ricorre sulle labbra di un uomo che è stato tradito, lasciato solo da coloro che chiamava “amici”; che è stato deriso, calunniato e condannato a morte per aver osato parlare di Dio come il papà che attende e abbraccia con tenerezza il figlio ribelle quando torna a casa, come il pastore che cerca con dedizione la pecora smarrita e come la casa...
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