Le autorità iraniane usano la pena di morte come mezzo di repressione politica per instillare la paura tra i manifestanti e mettere fine alle proteste. Almeno sei persone sono già state condannate a morte in processi-farsa.
Le 28 persone sono state sottoposte a processi iniqui: sono stati negati i loro diritti a essere difesi da un avvocato di propria scelta, alla presunzione di innocenza, a rimanere in silenzio non rispondendo alle domande e ad avere un processo giusto e pubblico. Secondo fonti ben informate, numerosi imputati sono stati torturati e le loro confessioni, estorte con la tortura, sono state usate come prove nel corso dei processi. Le TV di stato hanno mandato in...
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Con la tua famiglia eri a Teheran per una breve vacanza.
Venivi da Saqqez, nel Kurdistan iraniano, dove la cultura locale garantisce ancora alle donne qualche spazio di libertà.Ignara che a Teheran quella tua ciocca di capelli sfiorati dal sole fosse un abominio, hai pagato a caro prezzo la tua spontaneità giovanile.
Cara Mahsa, la brutalità della “polizia morale” ti ha uccisa a 22 anni, ma per te dal 16 settembre un intero popolo scende in strada; si ribella. Iniziano le tue coetanee ventenni, ma non rimangono sole: anche gli uomini le affiancano.
Dopo 12 giorni, le vittime accertate sono 41; tra loro la ventenne Hadith Najafi, bersaglio di 6 proiettili a...
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