Le innovazioni del Trattato di Lisbona hanno creato l’illusione che il voto a maggioranza all’interno del Consiglio e l’obbligo di tener conto dei risultati delle elezioni per designare il candidato alla presidenza della Commissione fossero sufficienti da soli per creare una democrazia sovranazionale fondata sull’alternanza e su partiti veramente europei. È bastata la mancata approvazione delle liste transnazionali, che di quella procedura sarebbero state il logico complemento, per far saltare quell’illusione.Già in campagna elettorale, infatti, si sapeva che i partiti pro-europei sarebbero stati condannati ad allearsi e che la vera sfida non era t...
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