Da quando sono stata in grado di capire, le suore con “i bottoni rossi” Pie Madri della Nigrizia hanno fatto parte della mia famiglia. Mia zia, suor Lina Soso, mi ha introdotto al mondo della missione. Quando tornava dall’Africa era un avvenimento, i suoi racconti accendevano la fantasia mia e quella delle mie sorelle e dei miei fratelli, perché riusciva a portarci dentro un mondo “altro”, affascinante e misterioso.
Parlava anche dei problemi: della guerra, della povertà, ma l’Africa non perdeva il suo fascino. Anche le lettere erano diverse da quelle abituali: di carta leggerissima e in una busta colorata: nella cassetta della posta si nota...
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