Tra le numerose guerre che affliggono il mondo, c'è n'è una che viene portata avanti da moltissimi anni: è quella per ottenere la parità di genere. Anni intrisi di lotte, sacrifici, successi e sconfitte.
Lo stesso 2022 in cui viviamo ha visto qualche passo avanti verso questa conquista: ad aprile la Corte Costituzionale ha stabilito l'illegittimità delle norme che impongono di dare automaticamente il cognome del padre ai figli e, dal punto di vista del lavoro, dal 1 luglio scorso è stata introdotta la certificazione di parità per le aziende, con la quale si vuole garantire alle donne le stesse opportunità di carriera degli uomini, la p...
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Ad oggi, le leggi di molti Paesi riservano percentuali consistenti, anche se non ancora eque, di seggi alle donne. Tuttavia, in alcuni casi, non sono vincolanti: chi non le rispetta non viene quasi mai sanzionato e spesso sono i singoli partiti ad introdurle volontariamente.
Stando alla classifica dell’Unione Interparlamentare (Ipu), che ha stilato delle percentuali di donne elette in parlamento nell'Ue e in alcuni Paesi rappresentativi. Quelli con maggiore presenza femminile sono Ruanda e Bolivia, per fare posto poi a Islanda, Svezia e Norvegia… e giù fino a Ungheria e Kuwait.
I paesi scandinaviIn parlamento, come in molti altri ambiti, la Svezia rappresenta un modello...
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