«…senza contare le donne e i bambini». Lo ricorda il Vangelo di Matteo (Mt 14,21 e 15,38) obbedendo a prescrizioni consuete nell’antichità. Donne e bambini non erano soggetto giuridico in senso stretto e quindi non entravano nel computo e nelle statistiche. Ricordarlo non stona nel nostro momento storico che, mentre si rallegra del conseguimento di certi diritti, continua a lasciar correre sul valore proprio delle differenze e soprattutto della differenza sessuale. Forse quel modo di dire, «senza contare le donne e i bambini», porta ancora oggi due discriminanti forti. Non solo non si contano le donne, ma non si fa una distinzione tra bambini masch...
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