Brexit è processo lungo ormai diventato fatto concreto.
Tra le molte cose che cambieranno per i cittadini inglesi e per gli expat sarà l’istituzione di un sistema tutto nuovo per l’immigrazione.
Una regolamentazione che mira a privilegiare le “menti brillanti” e lavoratori qualificati.
Ma qualificati in base a cosa? Si prevede un’attribuzione di punti in base alle competenze linguistiche, alle qualifiche e ai livelli salariali di ciascun lavoratore. Ed è proprio su quest’ultimo punto che le donne si sentono – e sono - particolarmente svantaggiate.
Secondo il Women’s Budget Group, una rete indipendente che promuove l’uguaglianza di genere, il nuovo sistema basato sui punti, non comprende l’esperienza vissuta dalle donne nel lavoro non retribuito: il lavoro di cura.
Anche secondo il New York Times, il sistema privilegia scienziati, ingegneri, accademici e laureati nelle materie stem: ambiti in cui c’è una forte disparità di genere.
Per le donne italiane che avevano in programma un’esperienza lavorativa in UK, ci sono diverse realtà che propongono corsi di formazione e percorsi di apprendimento per sviluppare numerose skill e la consapevolezza che per restringere il gap basta credere in se stesse.
Young Women Network, ad esempio, è un’associazione non profit per promuovere l’empowerment delle giovani donne. Tra le tante attività proposte: Inspiring Mentor, che si terrà nel marzo 2020, un programma che ha come obiettivo quello di supportare la carriera e il work-life balance di giovani talenti.
E ancora Valore D, la prima associazione di imprese italiane che da ben 10 anni lavora sull’equilibrio di genere. È nata dalla collaborazione tra 12 manager di aziende importanti che hanno promosso programmi che puntano alla valorizzazione dei collaboratori delle aziende con risultati molto importanti. Interessante è il progetto InspirinGirls, che porta nelle scuole medie professioniste, come scienziate, sportive e manager, che spronano le giovani a non limitare il proprio percorso e a seguire le proprie ambizioni.
Altra organizzazione utile è SheTech, che offre alle donne che lavorano nell’ambito digitale e tecnologico eventi, workshop e momenti di incontro e scambio importanti. Le destinatarie sono le più diverse: imprenditrici, libere professioniste, ingegneri o anche qualsiasi altra donna interessata, indipendentemente dal percorso professionale. Oltre agli appuntamenti una tantum, propone anche una School divisa in moduli didattici, con esercitazioni individuali e di gruppo.