Con questo articolo si conclude il viaggio compiuto in questi anni insieme al magazine Combonifem: in giro per l’Italia abbiamo raccontato la vita e le attività dei Circoli Laudato si’. Abbiamo scoperto che sono gruppi “leggeri”, che nascono nelle parrocchie, negli istituti religiosi, nelle famiglie e nei quartieri. Sono gruppi che aiutano a vivere la conversione ecologica entro la stupenda biodiversità di carismi che anima la Chiesa.
Una crescita incoraggiante
Le pagine di questa rubrica hanno dato spazio ai racconti: ogni due mesi una sosta, stando di volta in volta con un Circolo che mostrava le attività a partire dalle sue motivazioni.
Rileggere i primi articoli, pubblicati dall’inizio del 2020, ci aiuta a comprendere meglio la crescita avvenuta negli anni e promossa anche da Combonifem; ci ha fatto prendere consapevolezza che non sono cresciuti solo i numeri ma è cresciuta soprattutto la consapevolezza di far parte integrante della Chiesa universale e, nel nostro caso, della Chiesa in Italia.
Abbiamo condiviso l’impegno della Conferenza episcopale italiana, spaziando dalla spiritualità alla sinodalità, dalla giustizia climatica alla carità. Lo spirito del Vangelo sta plasmando il Movimento Laudato si’ attraverso la meraviglia di linguaggi differenti. Ogni animatore e animatrice, ogni Circolo e ogni organizzazione che compone il Movimento a livello mondiale incarna un aspetto dell’ecologia integrale e lo vive in maniera distinta e riconoscibile.
Oltre l’ambientalismo
I Circoli promuovono l’ecologia integrale, che è molto più della coscienza ambientalista. Nell’enciclica Laudato si’, papa Francesco ce ne offre l’icona in san Francesco di Assisi: «In lui si riscontra fino a che punto sono inseparabili la preoccupazione per la natura, la giustizia verso i poveri, l’impegno nella società e la pace interiore» (LS 10). Non solo, quindi, “preoccupazione per la natura”.
All’inizio, il Movimento cattolico mondiale per il clima, che nel 2022 è diventato il Movimento Laudato si’, dava voce a fedeli della Chiesa cattolica che operavano nel contrasto al riscaldamento globale; prima della pubblicazione della Laudato si’ ha dato soprattutto attenzione all’Accordo di Parigi e alla difesa della Terra. Ma un Papa che ha scelto il nome del Poverello avendo davanti agli occhi l’abbraccio con il lebbroso non poteva non avere uno sguardo “integrale”, olistico, in cui «tutto è connesso». E quindi non ci può essere impegno per l’ambiente senza la «giustizia verso i poveri».
Povertà di ieri e di oggi
Al tempo del Cantico delle creature, tra le povertà note non c’era quella delle persone costrette a lasciare la propria casa a causa dell’impatto della crisi climatica. E sono milioni.
Lo sguardo del Papa ci invita ad aprire l’orizzonte e a sognare in grande per un mondo più giusto. L’abbraccio con il lebbroso ha portato i francescani anche a un impegno concreto nei Comuni dell’epoca e negli assetti sociali e istituzionali dei secoli successivi. Ha consentito la nascita di forme di economia della fraternità, che davano una risposta chiara all’economia dello sfruttamento e del saccheggio.
Attraverso sistemi di credito, per esempio i Monti di Pietà, venivano date opportunità concrete a piccoli produttori che sarebbero stati strangolati dagli usurai. Durante il Tempo del Creato, Assisi ha accolto l’evento The Economy of Francesco, e prima della firma del “patto con i giovani” il Papa ha fatto più volte riferimento non solo all’economia, ma allo stato di salute del Pianeta.
Ecologia sempre più “integrale”
La crescita del Movimento LS si esprime, più che nei numeri, in una visione sempre più “integrale” dell’ecologia. Ci sono Circoli che sentono la missione di contrastare la povertà, altri sono impegnati nel servizio educativo, altri ancora ad alleviare il disagio e l’emarginazione delle persone migranti. Al suo interno ci sono anche organizzazioni particolarmente impegnate a promuovere stili di vita sostenibili, ma la caratteristica del Movimento è di esprimere il proprio impegno in maniera “integrale”: se si occupasse solo della povertà, sarebbe un’organizzazione caritativa; se solo di clima o biodiversità, sarebbe una delle tante organizzazioni ambientaliste; se si occupasse esclusivamente di politica, potrebbe essere un partito.
Invece, nel Movimento Laudato si’ tutto è collegato e trova il suo senso più profondo nel quarto aspetto dell’ecologia integrale: la “pace interiore”. Quella che nasce dal rapporto con Dio e che incoraggia relazioni guarite. Non possiamo pretendere di portare la pace nel mondo se prima la pace non abita in noi. E il mondo ha bisogno di pace, non solo come risposta alle guerre che tanto ci inquietano, ma anche come segno di riconciliazione con tutto il creato che stiamo rischiando di distruggere.
Con spiritualità trasformante
«Se “i deserti esteriori si moltiplicano nel mondo, perché i deserti interiori sono diventati così ampi”, la crisi ecologica è un appello a una profonda conversione interiore» (LS 217). I deserti della siccità, che adesso avanzano anche in Italia, sono una conseguenza dei nostri deserti interiori. Per questo i Circoli non smettono di coltivare la preghiera nel creato e nei cammini della Chiesa.
Il Tempo del Creato, conclusosi lo scorso 4 ottobre, ha avuto come tema “Ascolta la voce del creato”. Quest’anno è stato costellato da molteplici iniziative organizzate e realizzate dai Circoli LS. Questo ci ha reso consapevoli che la rete dei Circoli LS è maturata e continua a crescere. Attualmente conta già 130 realtà molto attive sul territorio nazionale e aggrega oltre 3.000 aderenti.
Negli anni, la qualità degli eventi è cresciuta grazie alla collaborazione entro e tra i Circoli, collaborazione spesso estesa a diocesi e altre organizzazioni.
Tra le iniziative che hanno coronato il Tempo del Creato e lo prolungano oltre il 4 ottobre, annoveriamo il film La lettera, prodotto dal Movimento Laudato si’ insieme a Off The Fence e al Dicastero per la Comunicazione. È visibile gratuitamente su YouTube Original, ma per le proiezioni comunitarie vi invitiamo a informarvi sulla documentazione da preparare. Farne tesoro sarà un’altra ottima occasione per riflettere, pregare e pensare insieme ai prossimi passi di ecologia integrale.
Buon cammino Laudato si’!