Giustizia. Secondo l'enciclopedia Treccani è la «virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge». Una volontà che è stata finalmente esercitata, dopo anni di attesa, per due processi che ci auguriamo essere esemplari per il futuro: quello di Laura Massaro e quello di Stefano Cucchi.
Da circa dieci anni Laura Massaro lotta in nome della giustizia: vittima di violenze da parte dell'ex-compagno, è stata accusata di alienazione parentale, motivo per il quale per anni ha vissuto con l'angoscia che da un ...
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È la triste testimonianza di Pietro, giovane italiano, il quale, alla domanda «che cosa ha creato questo atteggiamento?», risponde: «La paura. La paura di guardare intorno a me e non avere la forza di camminare in avanti perché non vedo futuro».Che tristezza, se il mondo che ci attende ha questi orizzonti. Ma dal 13 al 16 dicembre 2018, nello splendido monastero degli stimmatini a Sezano, sulle colline veronesi, si sono incontrate un centinaio di persone con ben altri orizzonti. Fra queste, personalità da tutto il mondo: Riccardo Petrella, João Caraça, Henri Calude de Bettignies, Federico Mayor Zaragoza, Roberto Savio, Patrick Vivere...
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In Marocco, lo scorso 30 dicembre, un uomo è stato condannato per le ripetute violenze nei confronti della moglie. La pena consiste in 2 anni di carcere, al pagamento di una multa e al risarcimento di alcune migliaia di franchi alla consorte.
Punizione troppo lieve? Sicuramente. Ma non dimentichiamo che la società marocchina, fino a poco tempo fa non considerava la violenza domestica come reato. Sono le prime conseguenze della legge Hakkaoui che, approvata a febbraio 2018 dal parlamento di Rabat, prende il nome dalla ministra della Famiglia che l’ha proposta. La normativa, approvata non senza difficoltà a ben dodici anni dalla prima lettura, inasprisce e in alcuni...
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Le donne vengono spesso liquidate semplicemente come ‘la moglie di’ oppure la ‘poliziotta’, noi vogliamo ricordarle nel loro impegno concreto.
Pensiamo a Francesca Morvillo che sposò Giovanni Falcone e pochi ricordano che fu essa stessa una integerrima magistrata, riservata, schiva da ogni clamore, ma testimone di una genuina ricerca della giustizia. Figlia di un magistrato - Guido Morvillo e sorella di Alfredo Morvillo attuale procuratore -, la sua famiglia affonda le radici nel lontano Risorgimento.
La descrive così la prima magistrata di Palermo, Maria Teresa Ambrosini, amica e collega di Francesca: “La incontrai nuovamente nel febbraio del 19...
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