Il 23 settembre la Commissione Europea ha presentato il nuovo Patto per la migrazione e l’asilo. Un documento, in realtà, che non è ancora un patto, ma solo una proposta di trattativa, e già ha messo buone basi per un disaccordo.
Questo è ciò che accade, infatti, quando la solidarietà imposta come “obbligo” anziché assunta come scelta consapevole. Inoltre, la strettissima cooperazione con gli stati esterni all’Unione Europea, su cui si dovrebbe basare il controllo dei flussi migratori, è criticata da molte associazioni, operatori e operatrici umanitari.
Solo un giorno dopo Amnesty International pubblica un nuov...
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