A dominare la scena dell’informazione è spesso la guerra, ma esistono diverse modalità di scrivere e raccontare i conflitti, cercando di leggere in profondità quel che avviene, sfuggendo le semplificazioni o provando a riflettere su realtà e obiettivi, contraddizioni e possibilità che nascono nei Paesi che vivono lo scontro.
Questo libro, che mette insieme scritti di diversi autori, fornendo una ricca documentazione, propone una modalità: il giornalismo di pace, un fare informazione che mira alla trasformazione nonviolenta della realtà, proprio attraverso il racconto, tramite un progetto costruttivo. È questo il suo nobile fine, che lo porta ad appropriarsi di un ruolo sociale di costruzione di una nuova realtà. «Proprio quando tutto è sbilanciato a favore del giornalismo di guerra, il giornalismo di pace può contare sul supporto latente di molti uomini e moltissime donne. Come Davide contro Golia, può vincere contro ogni probabilità».
A cura di Nanni Salio e Silvia De Michelis
Giornalismo di pace
Edizioni Gruppo Abele – 2016
pp. 269 – € 16,00