Sono le ultime “discendenti” di una missione storica, una missione che data oltre un secolo di vita nel cuore dell’Africa e che ha visto passare ribelli e militari, diplomatici e affaristi, gente di cuore pronta ad aiutare e profittatori. Sono quattro suore italiane, tutte attorno agli 80 anni, quattro più una, in realtà, perché c’è anche una quinta consorella, una giovane ugandese, destinata però a volare presto in Sudamerica. Gulu, Nord Uganda, oltre 200mila abitanti, seconda città di un Paese che si definisce “la perla d’Africa” in cui s’incrociano nuove speranze e antiche fragilità. È ...
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Era il 1994. L’Esercito di resistenza del Signore, capeggiato da Joseph Kony, devastava Gulu. Oltre alla guerra, anche l’aids mieteva tante vittime. Non vi erano ancora terapie efficaci, e i nostri malati morivano rapidamente. Durante un incontro di persone affette dal virus, incontrai Lucy Ajok, una donna minuta e consumata dalla malattia, ma con due occhi splendidi, vivi, luminosi, che irradiavano una fede profonda.
Il marito era già morto e il loro bambino era molto malato. Con una tenerezza incredibile, lo portò in braccio fino alla fine. Quando il piccolo morì, Lucy venne da me: non voleva morire in casa da sola. Benché logorata dalla sofferenza,...
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