Dall’infanzia sento abitare in me come una forza che non si può spiegare, come un seme ignoto pronto a germinare.Qualcosa che mi chiamava, ma che prima non percepivo con chiarezza. Qualcosa di invisibile ai miei occhi già sussurrava alle mie orecchie, ma io mi impedivo di ascoltare.Quando mi sono iscritta alla Missão mais (Missione più), esperienza di una settimana a Camarate, zona di forte immigrazione nella periferia di Lisbona, non sapevo bene che cosa mi attendesse; conoscevo poco quel progetto e per me Lisbona era una città completamente nuova. Le missionarie comboniane, poi, erano una congregazione sconosciuta e con uno stile di vita totalmente ...
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