Il Green Deal europeo mira a rendere sostenibile l’economia dell’Ue, ma le problematiche climatiche e le sfide ambientali possono davvero stimolare una transizione volta a promuovere un’economia pulita e circolare, a ridurre l’inquinamento e ripristinare la biodiversità?
Entro il 2050 l’Ue si prefigge di ridurre a zero le emissioni climalteranti nette attraverso una serie di trasformazioni economiche:
• investire in tecnologie rispettose dell’ambiente;
• sostenere l’industria nell’innovazione;
• introdurre forme di trasporto privato e pubblico più pulite;
• decarbonizzare il settore energetico;
• garantire una maggiore efficienza energetica degli edifici;
• collaborare con i partner internazionali per migliorare gli standard ambientali mondiali.
Il 4 marzo 2020, il Parlamento europeo emana una proposta di legge europea sul clima, volta a trasformare l’impegno politico in obbligo giuridico. Per mitigare gli effetti negativi della transizione energetica nelle regioni a economia più inquinante, l’Ue s’impegna anche a provvedere finanziamenti e assistenza tecnica nel periodo 2021-27. E il nesso fra disastro ambientale e covid-19 rende ancora più urgente il “Piano verde”.