“Dio, patria, famiglia”, una triade che riporta alla memoria il ventennio fascista e che ritorna nei discorsi di piazza, di strada, di bar. Cristina Simonelli l’affronta declinandola al plurale. Perché oggi la mobilità, la globalizzazione, la migrazione ci costringono a rivedere il concetto di patria alla luce dello “straniero”; perché le famiglie sono diventate plurali, così come le forme di genitorialità.
Simonelli cerca di tenere insieme tutto, lo fa andando a declinare genealogie particolari, prima fra tutte quella della Santa Famiglia, che la teologa definisce «icona spaziosa», sottolineando le differenze tra il maschile e il femminile nelle Sacre Scritture. Lo fa ricordando le parole dell’Amoris laetitia, «La Chiesa è famiglia di famiglie», e il noi sta a indicare questa “famiglia allargata”, onnicomprensiva, di cui tutte e tutti devono essere parte, sentirsi accolti e riconosciuti.
Simonelli non tralascia la dibattuta questione del gender, attraversando terreni non facili, toccando la crisi della maschilità, l’innegabile cambiamento dei ruoli e lasciandoci tanti (necessari) spunti di riflessione.
Cristina Simonelli
DIO PATRIE FAMIGLIE
Le traiettorie plurali dell’amore
Piemme – 2016
pp. 154 – € 16,50