C’è un mistero che avvolge l’esistenza.
Quando la violenza e la sopraffazione sembrano prevalere, come nella Repubblica democratica del Congo, in Sud Sudan, nella Repubblica Centrafricana… e anche, talvolta, nelle nostre case, quella tomba vuota ci ricorda che la vita delle persone autentiche non rimane sepolta.
Il sepolcro di Gesù il Nazareno è aperto. Il macigno che lo sigillava, rotolato via.
Quella tomba vuota, che all’inizio ha suscitato turbamento e angoscia, ha ravvivato nel tempo la sensibilità di coloro che lo avevano incontrato. Ha liberato in loro un’altra percezione: il Dio dei sacrifici non esiste. Dio, sorgente di vita, è misericordia.
Pervasa dal per-dono, l’umanità lascia emergere il meglio di sé, e la meraviglia vitale della nonviolenza entra nelle relazioni.
PACE!
Questo è il nostro augurio di Pasqua, che ogni vita spezzata e sfigurata dal dolore può vivere, giorno dopo giorno:
PACE!