La paura è nemica della vita: a chi conviene, allora, alimentare paura e spargere disinformazione?
Chi lo sta facendo da anni, con una superficialità raccapricciante, che cosa ha in serbo per la nostra nazione?
Le parole del vignettista Vauro Senesi fanno pensare.
Il 10 luglio 2018 era in Piazza San Pietro, a condividere il digiuno di giustizia che “preti e suore” di strada, come li ha definiti qualche quotidiano, avevano promosso a difesa della solidarietà.
Vauro ha aderito con entusiasmo all’iniziativa perché ci tiene all’Italia: «I valori fondamentali, che sono il collante di una comunità nazionale, non solo vengono rimossi dal vocabolario politico e sociale, ma vengono addirittura degradati a disvalori. La solidarietà ora si chiama “buonismo”. Quando una società rende la solidarietà un disvalore, non ci sarà più solidarietà per nessuno», neppure per italiani e italiane.
Una cinquantina di persone, fra cui padre Alex Zanotelli, suor Rita Giaretta e persone che credono nella solidarietà senza essere “preti e suore”, con semplicità, lontano dai riflettori dei media, hanno cercato di rompere il silenzio e la disinformazione.
Finora centinaia di associazioni, organismi e singole persone hanno aderito all'iniziativa da varie parti d'Italia, mentre la staffetta di digiuno continua davanti a Montecitorio nonostante la Questura abbia negato il permesso di esibire lo striscione il 12 e 13 luglio.
Sabato 14 luglio, dalle ore 14.00 alle 19.00, si potrà di nuovo manifestare e per aderire basta scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Intanto l’iniziativa si diffonde, pur senza clamore mediatico, oltre Roma. A Marcianise, in provincia di Caserta, dalle 12.00 alle 14.00 il digiuno diventa conoscenza: documenti e lettere sono cibo di cui nutrirsi per non soccombere alla disinformazione.
E altre modalità di "digiunare" con giustizia sono caldamente incoraggiate!
L'iniziativa ha sollecitato altri esponenti della Chiesa cattolica a pronunciarsi sulla questione migratoria: l'11 luglio hanno lo hanno fatto il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, e del presidente della Cei, Gualtiero Bassetti.
L’11 luglio 2018 un’altra iniziativa, "Stop ai naufragi di Stato", è stata promossa davanti al Ministero dei Trasporti dalla Rete Restiamoumani.
Solidarietà e umanità. Forse proprio questi valori costituiscono ancora l’antidoto più efficace contro la paura.