Queste esperienze condivise offrono opportunità d’informarsi e anche di avviare un Circolo nella propria realtà. E di farlo in semplicità, perché non esiste una quota di iscrizione e non servono sovrastrutture: basta registrarsi nel sito* per ricevere il materiale, incontrarsi per pregare con uno sguardo speciale al creato e al suo Creatore, provare a vivere stili di vita più sostenibili, condividere le proprie esperienze e metterle in rete. E periodicamente, ogni tre mesi, tutti i Circoli del mondo si incontrano “online”, perché la conversione non è mai un’esperienza “solo” personale; ha sempre una dimensione comunitaria, e viverla insieme rende più concreto e quotidiano lo sguardo ampio della Laudato si’.
Iniziamo con due storie dall’Italia. La prima riguarda una “conversione familiare”, vissuta ad Assisi, città che ha un fascino particolare per chi ascolta il Cantico delle creature. La raccontano Selene e suo marito Luca. La seconda la racconta Piera dal Circolo Laudato si’ di Roma, pioniere in Italia.
Assisi: una conversione a misura di famiglia
Tutto ha avuto inizio per caso, nel novembre 2018, con l’invito inaspettato e improvviso a prendere parte alla stesura di un documento che avrebbe messo le ali e sarebbe arrivato fino a Roma, nelle mani di chi stava preparando il Sinodo sull’Amazzonia.
Ci si chiedeva di quali parole avevamo bisogno per far sentire anche la voce di un piccolo gruppo di persone come noi che avevano però il grande dono di stare ad Assisi, città che non può sottrarsi alla necessità di agire ed esporsi sui temi della giustizia e della pace.
Tuttavia, era per me ancora inafferrabile il legame tra l’Amazzonia e Assisi, tra persone di un altro continente e la mia storia. È stata proprio la difficoltà di comprendere questo nesso a coinvolgerci negli incontri successivi, quelli che hanno poi sancito la creazione del nostro Circolo Laudato si’ di Assisi. Si svolgono con la guida di un Animatore Laudato si’ che ci aiuta ad applicare una metodologia di condivisione innovativa e molto interessante.
Si sta insieme nella semplicità, sempre partendo dalla lettura o da un rimando all’enciclica, per poi comprendere se e come ciascun partecipante vive nella propria quotidianità le esortazioni contenute nel documento del Papa. Questa continua verifica sugli stili di vita diventa anche un arricchente momento di comunione: si esprime in intensi momenti di preghiera, esperienze concrete sul territorio o anche, semplicemente, momenti di serena convivialità.
Ogni membro del Circolo è anche un pezzo di mondo che nutre le proprie relazioni con le intuizioni e le convinzioni maturate negli incontri. Così altre persone cominciano a chiedersi in che cosa consista il percorso del gruppo. Se lo è chiesto anche mio marito, e si è fidato del mio invito a condividere questo cammino. E così siamo diventati “famiglia nel Circolo”. Da quando vi partecipiamo come sposi, la conversione ecologica ha progressivamente assunto la forma di un percorso più fecondo, che permea anche le conversazioni in casa e con gli amici. Le scelte d’acquisto diventano più compartecipate, come modo di vivere la famiglia e le relazioni.
Se ci chiedessero di descrivere la nostra partecipazione nel Circolo, risponderemmo con una parola: tesoro. Nell’ecologia integrale alla quale papa Francesco invita, ogni famiglia può trovare l’opportunità per rigenerare anche il mistero sponsale, e ci auguriamo che si estenda a quante più famiglie possibili.
Selene con Luca
Roma: dalla teoria alla pratica
Mi chiamo Piera, e vivo a Roma. Nel 2017 lavoravo da poco nell’ufficio sostenibilità di una grande azienda e avvertivo il bisogno di approfondire la spiritualità della mia vocazione ecologica.
Non sapendo come fare mi sono affidata alla preghiera, che ha ispirato i miei passi. In quell’anno le università pontificie hanno promosso, a partire dalla Laudato si’, il primo Joint Diploma in ecologia integrale e ho deciso di iscrivermi.