Mai come oggi è evidente che le risorse naturali costituiscono la vera ricchezza, sia in termini di salute che in termini economici. La corsa all'approvvigionamento di gas naturale e carbone ha fatto sì che scoppiassero molte delle guerre in corso e, notizia allarmante, sembra che anche l'approvvigionamento idrico stia divenendo terreno di battaglia.
Il 22 marzo è stata la Giornata Mondiale dell'Acqua; e quest'anno il rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche mette in evidenza le funzioni e la gestione delle acque sotterranee. In Italia, al momento, il governo Draghi spinge a favore del Ddl sulla concorrenza e il mercato, che prevede di privatizzare molti dei beni comuni fondamentali, dall'acqua all'energia.
Le guerre in corso stanno dando luogo a effetti devastanti dal punto di vista dell'ambiente, sia per l'inquinamento che esse stesse producono, dovuto ai bombardamenti e agli incendi provocati, sia perché la transizione ecologica verso la quale si doveva puntare sta subendo forti rallentamenti.
Ancora una volta, il benessere ambientale non viene visto come un'emergenza: il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità sono processi che si sviluppano silenziosamente.
La pandemia ha distolto lo sguardo dalla questione ambientale, tant'è vero che nella fretta di soddisfare la grande richiesta dei dispositivi di protezione molte aziende li hanno prodotti in surplus e senza certificazioni, producendo di fatto un'altra emergenza della quale adesso ci si deve occupare. A causa della crisi ucraina, però, nemmeno questo sembra il momento propizio.
La soluzione proposta dal governo è privatizzare, perché nel frattempo ci sono spese più sostanziose a cui far fronte. È di qualche giorno fa la decisione di aumentare le spese militari fino al 2% del Pil, decisione che trova largo consenso tra i diversi partiti. E mentre si continuano a operare tagli nella sanità, nell'educazione e nell'ambiente, le risorse finanziarie vengono destinate alla distruzione della nostra casa comune.
È di primaria importanza mantenere alta l'attenzione su questi temi. Alcuni hanno pensato di aiutarci e guidarci in questo percorso, come l'associazione Laudato si', che per mercoledì 30 marzo organizza un incontro che al centro vede proprio il tema delle risorse idriche: «Parlare di Acqua nel tempo del rischio della guerra mondiale e nucleare, del disastro climatico e della pandemia, sembra una follia. Ma l’acqua è dentro tutto questo. Perché lo scontro è per il possesso dei beni comuni da parte delle grandi potenze, e ci parla di energia sporca da riproporre e possedere, di acqua sequestrata a fini energetici, militari, e per assetare e affamare».
Partecipare a incontri di questo tipo è un atto di responsabilità.