Da cinquant'anni, ogni 5 giugno, si celebra la Giornata mondiale per l'ambiente. Proclamata dalle Nazioni Unite nel 1972, in occasione dell'istituzione del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente, ogni anno vede al centro un tema a sostegno delle cause della nostra casa comune.
Il tema per quest'anno, come cinquant'anni fa, è Only One Earth: l'accento viene posto sulla salvaguardia delle risorse e sulla convivenza armoiosa con l'ambiente. Di grande impatto le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «destino dell'uomo e dell'ambiente non sono mai stati così strettamente connessi», con espliciti riferimenti alla guerra in corso tra Russia e Ucraina e l'impossibilità che ne deriva di rispettare l'agenda degli impegni per contrastare il cambiamento climatico.
In occasione della prima Conferenza dell'Onu sull'Ambiente, che si è svolta nel 1972, sono stati stilati i 26 principi sui diritti dell'ambiente e le responsabilità dell'uomo per la sua salvaguardia. Nella dichiarazione si parla di energie rinnovabili, di politiche ecologiche e di pianificazione razionale.
Una dichiarazione redatta all'insegna del rispetto, con propositi nobili e necessari. Peccato che, a distanza di cinquant'anni, i ghiacciai si stiano sciogliendo sempre più rapidamente e la biodiversità sia sempre più minacciata. Segnali che ci fanno capire che forse non sempre si è operato in direzione di una pianificazione razionale.
Qualsiasi relazione, qualsiasi convivenza civile, dovrebbe basarsi sul rispetto reciproco ma troppo spesso, presi dalla frenesia delle nostre vite e dalla velocità a cui viaggia il mondo interconnesso, tralasciamo di pensare in maniera rispettosa. Che sia verso le persone, verso l'ambiente che ci circonda, verso gli oggetti che siamo abituati ad utilizzare, questo è un valore che andrebbe sempre posto in primo piano. È il fondamento dell'empatia: non si tratta solo di buone maniere, ma di vera e propria considerazione.
Consideriamo le cose. Consideriamo le persone. Consideriamo la natura e tutto ciò che essa, con estrema bontà, ci offre.
Perché se non ci abituiamo a vivere in questa maniera, le conseguenze delle nostre azioni irrispettose arriveranno prima di quanto crediamo.