Sembra quasi un ritornello, invece è un campanello di allarme che diventa sempre più assordante: le catastrofi ambientali, ormai sempre più frequenti, sono le infauste conseguenze che il cambiamento climatico, causato dall'essere umano, porta.
Qualcuno ne è consapevole, altri – troppi – preferiscono fingere che non sia così. Il gruppo di giovani dei Fridays For Future, il movimento avviato da Greta Thunberg, è insancabile nel far sentire la propria voce: è stato indetto per venerdì 23 settembre uno sciopero mondiale per il clima, un evento di portata storica per cercare di far capire, ancora una volta, che senza cambiamento non c'è futuro e che senza futuro non ci sono prospettive.
I temi affrontati riguarderanno la giustizia climatica, le pratiche di decolonizzazione, la cooperazione internazionale: il tutto a due giorni dalle elezioni politiche in Italia.
Altre importnati realtà affiancano i giovani del FFF. Come il Movimento Laudato Si', che riunisce una vasta gamma di organizzazioni cattoliche provenienti da tutto il mondo, il cui obiettivo è quello di un cammino universale di conversione ecologica. Insieme ai vari circoli locali si collegano con il movimento globale in una vasta gamma di iniziative per dare vita all'enciclica di Papa Francesco.
Domani 20 settembre 2022, si parlerà del ruolo dell'Africa nella transizione ecologica, mentre giovedi 29 il focus sarà sulla lotta alla perdita della biodiversità. Ogni mercoledì si organizza una sessione di meditazione dedicata alla contemplazione delle comunità allo scopo di accrescere la coscienza ecologica di ciascuno di noi, e per il 4 ottobre prossimo è previsto l'evento di chiusura del Tempo del Creato, che si potrà seguire in diretta Youtube.
Questi eventi dànno la possibilità a chi ne prende parte di far ascoltare il proprio grido, che si accompagna a quello della Terra: non c'è più tempo per rimandare.
E allora partecipiamo, gridiamo, facciamo rumore!