Il bisogno di energia è rilevante per l’umanità e per la sua «casa comune».
Quando l’enciclica Laudato si’ venne pubblicata, l’ambasciatore della Polonia in Vaticano affermò che una parte della popolazione del suo Paese era rimasta molto turbata. La regione di Poznan, ricca di miniere di carbone, riteneva che l’appello del Papa a non usare più il carbone come fonte energetica costituisse una minaccia alla loro occupazione e alla loro sopravvivenza. Ma il carbone non deve essere necessariamente bruciato per generare energia, può essere utilizzato in ben altri modi, anche per produrre nuovi materiali.
L’enciclica non minaccia le miniere di carbone, bensì invita a trovare altre modalità di valorizzare quel materiale fossile. Papa Francesco invita a un cambiamento progressivo e graduale, che renda possibile, grazie alla ricerca e all’innovazione, una benefica trasformazione dell’industria.
Chi ha a cuore il bene comune e la vita del pianeta può incoraggiare il cambiamento attraverso investimenti responsabili. Ogni attività umana assume significato: anche le nostre scelte di investire i risparmi possono promuovere iniziative importanti, a difesa della dignità delle persone e della nostra «casa comune».
Il profitto non può costituire l’unico elemento che guida le nostre azioni. Allora, quando investiamo i nostri risparmi, chiediamoci prima di tutto: quale sarà l’impatto? Sarà positivo sulle comunità locali, sull’occupazione e sull’ambiente?
Sabato, 01 Aprile 2017 07:48
Vivere il cambiamento senza paura
Cardinal Turkson è Presidente del dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Riportiamo spunti del suo intervento in inglese alla conferenza internazionale “Laudato si’ e Investimenti Cattolici: Energia Pulita per la nostra Casa Comune”, Roma, 27 gennaio 2017
Tagged under