Giovedì, 14 Luglio 2022 19:08

La cura del “mal di plastica”

Per evitare di riempire di plastica la nostra vita basta solo iniziare a farci caso e compiere un piccolo sforzo alla volta per avvertire il dolore delle creature che per prime subiscono le conseguenze del “mal di plastica”. Così potremo anche trovare una cura efficace.

Montottone è un piccolo borgo delle colline marchigiane, dove la bellezza della creazione attenua l’evidenza della “malattia” della Terra e distoglie dal sentirsene corresponsabili.

Nel 2020, in una delle riviste dispensate in parrocchia ho letto di un movimento mondiale per il clima e dei Circoli Laudato si’. Mi sono incuriosita e ho raccolto ulteriori informazioni. Pur facendo già parte di associazioni ambientaliste importanti, sia locali che nazionali, mi ha attratto l’idea di poter avviare un gruppo parrocchiale e condividere la tutela ambientale per amore a Dio, che ha messo nelle mani dell’uomo e della donna tanta bellezza.

Il 6 gennaio 2021, nella chiesetta della Madonna delle Grazie, un piccolo gruppo ha espresso il proposito di camminare insieme. Io ho poi frequentato il corso per Animatori LS e, con il consenso del parroco don Olivio Medori, abbiamo avviato il Circolo LS di Montottone: organizziamo attività di sensibilizzazione e promuoviamo anche un confronto di idee via chat telefonica, approfondendo l’ecologia integrale e informando su ciò che avviene nel territorio. Il Circolo è composto da tenaci e creative operatrici di idee in sostenibilità, mentre “Laudato si’… in circolo” è la chat di ascolto e dialogo che invita a condividere idee e informazioni, sperando sempre che l’informazione induca anche all’azione.

PARADOSSO DA RISOLVERE...
Ciò che serviva a migliorare la vita, e che in larga parte l’ha facilitata, adesso la distrugge: il consumismo è davvero una tragedia.
La plastica è dappertutto, pervade ogni umana mansione e, per profitto, se ne abusa per cose assolutamente inutili. Se ne fa largo uso con l’intenzione di preservare la salute (come nella sanità), di esaltare la bellezza (come per omaggi floreali) e di impacchettare gli alimenti, eppure sappiamo che proprio questi vengono contaminati dagli ftalati, sostanze chimiche molto pericolose usate per rendere la plastica più flessibile e morbida.

Come Circolo LS abbiamo preso una decisione coraggiosa per affrontare ciò che sta provocando danno e sofferenza a tutte le creature: ci adoperiamo per arginare l’ipnosi cognitiva da plastica.
Coltiviamo un’attenzione ecologica alla “spesa sostenibile”, che rinuncia a offerte allettanti, in termini economici e di comodità, ma tossiche per tutti gli esseri viventi. Confrontarsi con altri e altre, per crescere in consapevolezza e determinazione, diventa l’allenamento quotidiano affinché la solidarietà duratura prevalga sulla convenienza immediata e momentanea.

… CON PICCOLE, “GRANDI” SCELTE
Per evitare la plastica, pasta, legumi e cereali possono essere comperati sfusi e, se si deve acquistare un prodotto impacchettato, l’involucro plastico può essere sempre riusato per surgelare alimenti o conservarli durante il trasporto. Persino verdura e frutta, spesso offerte in vaschette di polistirolo e avvolte in un film di pellicola trasparente, le possiamo acquistare in sacchetti di carta.

L’approccio al “fare la spesa rispettando la Terra” beneficia delle idee geniali che circolano tra amici e amiche: portare dal bottegaio i propri contenitori per evitare il ricorso a vaschette e buste di plastica fa onore all’acquirente, come comprare bibite in vetro e attingere acqua dal distributore usando le proprie bottiglie. Per evitare flaconi di detersivo, che rimangono un peso sull’ombelico del mondo, cerchiamo detersivi alla spina. Così promuoviamo coloro che investono in attività sostenibili, perché le scelte fatte da consum-attori come noi possono sollecitare l’industria a convertire un prodotto inquinante in uno sostenibile.

BELLEZZA INSIDIOSA E FESTE DANNOSE
La più recente attenzione del nostro circolo si è rivolta ai fiori, stupenda espressione della bellezza della natura. Piantati in vasi di plastica e confezionati in incartamenti sempre più sofisticati sono davvero una stonatura, tanto più se finalizzati a usi religiosi.

Abbiamo sollecitato un ritorno alla semplicità della confezione e recuperiamo i vasi di plastica, che riconsegniamo al vivaio per un virtuoso riuso. Nel settore delle decorazioni floreali, segnaliamo che i fiori di tessuto plastico rappresentano una pericolosa fonte di inquinamento invisibile. All’aperto, esposti a sole, pioggia e vento, si deteriorano rapidamente e spargono attorno particelle contaminanti. Meglio ricorrere a fiori naturali o, in loro sostituzione, a quelli di ceramica.

Anche nei momenti di festa e di gioco si annida una colpevole noncuranza per la sofferenza del Creato e dei popoli; gli involucri dei dolci, come quelli delle uova pasquali, sono un vero scempio: milioni di fogli plastici vengono prodotti per la gioia di scartare le uova e poi sono subito gettati. E pensare che questa tradizione consumista dovrebbe inneggiare alla Vita!

Nei ricevimenti le stoviglie di plastica sono già sostituite con quelle compostabili o da lavare, ma è difficile evitare i palloncini colorati: oggi fanno la gioia di bambini e bambine, ma a grave danno del loro futuro.

INSIEME SI PUÒ!
Il benessere può far perdere il senso di responsabilità per le proprie azioni; per questo il cammino verso la sostenibilità è meglio affrontarlo insieme ad altre e altri, e i Circoli LS servono proprio a questo. Un piccolo passo, quando è condiviso, dona la spinta per crescere in consapevolezza e perseverare con rigore. Proprio quello che serve per curare una malattia. Come una mamma, che si prende cura di una figlia con intolleranze gravi, non lascerebbe entrare in casa propria neppure un grammo di ciò che arreca sofferenza alla figlia, così noi: dovremmo trattare la Terra come una figlia.

Last modified on Giovedì, 14 Luglio 2022 19:20

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