Giovedì, 28 Aprile 2022 11:28

Foraging: regole per la raccolta di stagione

Affinché le nostre raccolte siano fatte in modo sicuro e rispettoso della natura è necessario osservare alcune regole di buon senso, semplici ma non sempre scontate.

Non raccogliere piante protette
In molte zone vigono leggi locali che tutelano alcune piante per prevenirne il sovrasfruttamento. Prima di iniziare la raccolta è doveroso informarsi per sapere cosa e quanto è legale raccogliere: una pianta non protetta in un’area potrebbe esserlo in un’altra.

Usare un cesto di vimini
Uno o più cestini permettono di mantenere quanto raccolto ben arieggiato; nella stagione calda e secca un panno leggermente umido evita la disidratazione e conserva al meglio le foglie. Il cesto può anche essere foderato con un panno per evitare che semi, bacche e piccoli fiori vadano persi.

Raccogliere solo specie conosciute
In caso di dubbio su una certa pianta, far sempre riferimento a persona esperta e, ancor meglio, fare la raccolta insieme a chi già conosce molto bene le piante.

Evitare luoghi inquinati
Oltre a ciò che si deposita con le polveri sottili, le piante assorbono metalli pesanti e altre sostanze del suolo, pertanto sono da evitare la raccolta sui cigli delle strade e nelle aree attorno a siti inquinati, come pure vicino a campi coltivati in modo convenzionale e trattati con diserbanti.

Lasciare almeno il 30% alla natura
Una “macchia di raccolta”, cioè un luogo dove una certa pianta cresce in considerevole quantità, rende più fruttuoso il lavoro, ma non si deve mai raccogliere tutto quello che c’è. Almeno il 30% della popolazione vegetale deve rimanere intatto per gli animali che si cibano del nettare o dei semi di quella pianta e per la sua riproduzione naturale, che favorirà la raccolta nell’anno successivo.

Raccogliere con le mani
Erbe spontanee, frutti, fiori e foglie possono quasi sempre venir raccolte in modo selettivo con le mani, prendendo soltanto le parti sane e belle. Non tagliare la pianta permette di lasciarle il cuore e tutte quelle foglie che non servono, favorendone così la ricrescita.

Selezionare e pulire in loco
Le parti raccolte vanno selezionate e pulite prima di metterle nel cesto; in tal modo si lascia in natura quanto non viene da noi utilizzato e la lavatura e trasformazione da fare a casa diventano più facili. La raccolta può sembrare rallentata dalla selezione e dalla pulitura sul campo, ma il vantaggio diventa evidente dopo.

Ogni stagione è buona
Piante selvatiche diverse hanno ritmi stagionali differenti, ma donano sempre benessere e buon cibo, pertanto tutto l’anno è possibile “andar per erbe”.

Buste di carta o stoffa
Qualora si intenda procedere a raccolte separate finalizzate a preparazioni particolari, per esempio una raccolta monospecie per un risotto oppure erbe per un’insalata o per un misto cotto, è consigliabile avere qualche busta di carta o stoffa per dividere subito il raccolto; successivamente una divisione accurata diventa impossibile.

Limitarsi a quello che serve
Per non sprecare cibo, evitare sempre di raccogliere quantità eccessive che non si possono usare o trasformare. È un segno di rispetto per la natura e anche per la nostra personale responsabilità.

Last modified on Martedì, 24 Maggio 2022 13:00

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