Ogni anno ci ricorda che quel giorno del 1948 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite osò promulgare la “Dichiarazione universale dei diritti umani”. Non tutte le persone la conoscono e non tutti Paesi la adottano per improntare la proprie politiche, ma i suoi 30 articoli indicano con chiarezza diritti e doveri individuali.
Questi diritti, in gran parte ancora disattesi e violati, oggi però non bastano più.
È sempre più evidente che per tutelare le persone è necessario tutelare anche la Terra. Anzi, come ribadito alla Conferenza Onu sulla biodiversità in corso a Montreal (Canada) dal 7 al 19 dicembre, «senza la natura, siamo niente».
E mentre l’articolo 13 è ripetutamente violato dai respingimenti violenti alle frontiere e l’articolo 18 è ucciso da mesi in Iran e anche in altri Paesi, il basilare “diritto a esistere” è già cancellato per miliardi di organismi, umani e non.
Allora è urgente riconoscere anche i diritti della Terra, e una rete globale è già attiva nel denunciare l’ecocidio come crimine internazionale.
Non è più possibile separare i diritti umani da quelli dell’ecosistema che ci ospita e ci sostiene; per questo è doveroso difendere i diritti umani, facendo però… un passo oltre.
Lunedì, 12 Dicembre 2022 07:49
Diritti umani. Un passo oltre
Dal 1950, il 10 dicembre ricorre la “Giornata mondiale dei diritti umani”, ma...