Il razzismo anti-nero, o afrofobia, è una forma specifica di razzismo volta alla de-umanizzazione ed esclusione delle persone di origine africana e “nere”.
Il razzismo anti-nero comprende qualsiasi atto di violenza e discriminazione – compresi i discorsi razzisti – alimentato da stereotipi negativi e basato su ingiustizie storiche. Il razzismo anti-nero è il risultato di un processo di costruzione sociale della razza (o razzializzazione) a cui vengono attribuite specificità genetiche e/o culturali e stereotipi.
Questo razzismo può assumere molte forme, tra le quali: antipatia, pregiudizio, oppressione, razzismo e discriminazione strutturale e istituzionale. Attualmente non esiste una politica europea o nazionale sviluppata specificamente per combattere il razzismo e la discriminazione contro le persone di origine africana e gli europei “neri”.
Nonostante la legislazione europea e le legislazioni nazionali forniscano rimedi legali per le discriminazioni, il razzismo anti-nero in Europa è ancora una realtà. Per affrontare il razzismo anti-nero sono necessarie politiche ad hoc, che affrontino la dimensione strutturale, economica e sociale del razzismo anti-nero, e le ricadute che esso ha sulle persone di origine africana in materia di occupazione, alloggio, istruzione, salute, partecipazione politica, giustizia penale e tutti gli altri settori.
Il rapporto “Sguardo tagliente. Conoscenza, consapevolezza e percezione dell’afrofobia e del razzismo sistemico nei settori di sanità, istruzione e comunicazione” rivela un persistente razzismo su cui riflettere.
Il progetto Champs, Champions of Human rights And Multipliers countering afrophobia and afrophobic Speech, intende facilitare l’emersione e l’amplificazione delle voci afrodiscendenti, voci che ad oggi sono ancora sottorappresentate, quando non silenziate, e che sono invece ritenute le legittime depositarie delle conoscenze e delle esperienze a partire dalle quali è necessario produrre strategie e pratiche. Questa emersione vuole essere favorita attraverso percorsi di formazione e di costruzione di comunità, affinché vengano a moltiplicarsi spazi e strumenti di elaborazione a disposizione delle soggettività afrodiscendenti.
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