Per l'emergenza coronavirus l'evento Economy of Francesco è rimandato a novembre 2020, ma lo stile dell'incontro e i suoi contenuti non cambiano. Questo articolo è stato redatto a febbraio, prima che la pandemia modificasse il programma
Quando ho visto la lettera del Papa, mi sono molto appassionata e ho inviato la domanda di iscrizione. Poi, un amico del Movimento dei Focolari mi ha segnalato agli organizzatori e dal maggio 2019 mi hanno coinvolto anche nella preparazione dell’incontro. Da settembre sono co-facilitatrice di uno dei 12 villaggi tematici, ovvero dei gruppi che indicheranno le proposte da presentare al Papa l’ultimo giorno.
Il villaggio “Economia è donna” è ubicato in Santa Chiara. Con un team internazionale ne elaboro i contenuti e la modalità di partecipazione, perché ogni villaggio ha le sue. Quasi quotidianamente siamo in comunicazione da varie parti d’Italia, Africa e America Latina. Stiamo raccogliendo le domande più rilevanti e i dati sul lavoro delle donne e sulle caratteristiche “femminili” che fanno bene all’economia... e non dovrebbero essere soltanto “femminili”. L’emancipazione e il ruolo più attivo della donna implicano anche un uomo più coinvolto: è possibile, per esempio, una conciliazione lavoro-famiglia che non si riduca al part-time per la donna?
Alla pari
A mio avviso l’unicità di The Economy of Francesco è che le personalità di fama internazionale si mettono alla pari e fungono da mentori e consiglieri di noi giovani, anche attraverso colloqui personali. Nel nostro villaggio avremo la professoressa Consuelo Corradi, esperta di violenza sulle donne. Penso proprio che da Assisi potrà emergere qualcosa di innovativo, perché l’iniziativa di papa Francesco fa tesoro della nostra carica ideale: ci vuole uno sguardo limpido per trovare risposte al di fuori delle logiche, spesso disilluse, del mercato e del profitto. Io mi sono davvero emozionata quando ho letto l’invito del Papa: è la strada che mi mancava per andare avanti.
Dall’ascolto all’azione
Penso che la portata dei contenuti di The Economy of Francesco sarà importante, come pure le proposte concrete e visionarie che potranno emergere. Il garante dell’esito di queste giornate, a mio avviso, è il Papa stesso. Sarà lui che potrà tradurre in azione l’ascolto dato a noi giovani. E con lui anche i Premi Nobel e le personalità dell’economia mondiale che partecipano all’incontro: sono luminari e cattedratici, direttori di grandi aziende e di istituti bancari – persone che muovono grandi numeri.
Essere parte del gruppo che contribuisce a preparare l’evento è per me un grande privilegio e anche una grossa responsabilità: ci sono 2.000 partecipanti da 115 Paesi che investono tempo e risorse.
The Economy of Francesco ha una portata enorme, e io ho grandi aspettative sui suoi esiti, perché c’è proprio bisogno di una nuova economia!
* Anna Fiscale è fondatrice e manager di Quid, impresa sociale di moda etica che a Verona offre dignità e lavoro a 120 dipendenti provenienti da 15 Paesi. L’età è compresa tra i 18 e i 65 anni: fra loro, vittime di violenza e di tratta, persone con disabilità o con un passato in carcere o nella prigione di varie forme di dipendenza. Grazie a Quid la fragilità diventa una risorsa. Recuperando tessuto in eccesso, l’impresa produce collezioni di moda in edizione limitata, che sono in vendita nei 6 negozi Quid e in un centinaio di negozi multimarca.