Guarda il cielo. Guarda il sole e le stelle.
Osserva la bellezza della verzura sulla Terra.
E rifletti: quanto grande è il diletto che Dio dà all’umanità con tutte queste cose.
La natura intera è a disposizione dell’umanità.
Dobbiamo lavorare insieme a lei. Perché senza di lei non possiamo sopravvivere.
Ildegarda di Bingen
Ildegarda di Bingen nasce nel 1098 nei pressi di Magonza (Germania) da una famiglia della nobiltà locale. Ultima di dieci figli, a 8 anni, secondo un’usanza del tempo, viene “offerta a Dio” e destinata alla vita monastica. Di salute cagionevole, come lei stessa racconterà in età adulta, nutre fin da piccola una propensione a percepire lo «splendore» della «luce vivente» che pervade tutti gli elementi del creato.
La vita nel monastero benedettino di Disibodenberg le permette di nutrirsi di meditazione e conoscenza scientifica del tempo, che trovano in lei una sintesi delicata e intensa di “illuminazione”. È badessa, ma anche acuta osservatrice della «natura dono di Dio». È un’amante della sinfonia del creato: «Le persone sante attirano a sé tutto ciò che è terreno». Fine botanica, eccelsa conoscitrice delle erbe ed esperta nell’arte medica, ritiene la malattia “mancanza di gioia”. Musicista e drammaturga, non disdegna di uscire dal monastero per predicare in pubblico. Osa redarguire vescovi e anche l’imperatore Federico Barbarossa. Intrattiene corrispondenza epistolare con persone religiose, come Bernardo di Chiaravalle, e laiche; vicine e lontane. Già anziana, difende un uomo sospettato di eresia e ne rivendica la degna sepoltura.
Percepisce un’energia vitale, che lei chiama «verdeggiare interiore», viriditas, che pervade tutte le cose, animate e inanimate, e le connette: «Da lei le nubi ricevono il loro movimento, l’aria il suo volo, le pietre la loro consistenza, per lei l’acqua zampilla in ruscelli e per causa sua la terra fa nascere le piante». Da questa energia vitale zampillano gioia e salute, una spiritualità del creato che attrae donne e uomini di ogni religione e anche di nessuna religione, perché per lei «la fiducia mostra la strada» e nulla nel creato è da disdegnare. Anche le “erbe cattive”, in realtà, sono medicina.
Per approfondire la vita di Ildegarda
Michela Pereira
Ildegarda di Bingen
Maestra di sapienza nel suo tempo e oggi
Gabrielli Editori – 2017
pp. 175 – € 15,00