Rosy Bindi, una donna al Quirinale La Nazione
Martedì, 11 Gennaio 2022 13:07

Rosy Bindi, una donna al Quirinale

Perché vogliamo Rosy Bindi al Quirinale. Innanzi tutto le italiane e gli italiani sono pronti per avere una donna alla Presidenza della Repubblica.

Non una donna purchessia. In Italia ci sono donne che hanno le qualità morali, le competenze politiche e l' autorevolezza necessaria per essere delle buone Presidenti della Republica.

Rosy Bindi è una di loro e non solo può rappresentare una vasta area di donne e di uomini di orientamento democratico ma con la sua saggezza e la sua apertura mentale può riuscire a parlare al cuore dell' intero paese.

Rosy Bindi sarebbe una buona custode della Costituzione e potrebbe garantire che la Carta Costituzionale sia non solo rispettata ma attuata anche nelle sue parti più progressive.
Per l'integrità, l'onestà, la coerenza che ha sempre dimostrato nella sua carriera politica, Rosy Bindi potrebbe degnamente rappresentare l’unità nazionale di tutte le cittadine e i cittadini, anche di quelle/i più in difficoltà.

Rosy Bindi è cattolica ma non integralista.
È una politica ma non rappresenta nessuna parte politica in particolare. Recentemente ha dichiarato di non riconoscersi più nel Pd, partito che lei stessa ha contribuito a fondare.

Negli anni ha maturato da politica eccellente tutte le competenze istituzionali che le occorrono per essere un ottimo Presidente della Repubblica. È stata ministro della sanità e ministro per le politiche per la famiglia; è stata vicepresidente della Camera dei deputati dal 2008 al 2013, presidente del Partito Democratico dal 2009 al 2013 e presidente della Commissione parlamentare antimafia dal 2013 al 2018. Ha varato nel 1999 la fondamentale riforma del Servizio Sanitario Nazionale. Nel corso del suo mandato sono stati definitivamente chiusi i famigerati manicomi ed è stato sostanzialmente abolito l’elettroshock.

Ha dimostrato coraggio nel sapere andare contro-corrente e nell’affrontare con vigore e intelligenza i ripetuti attacchi di Berlusconi e del centro-destra.

La sua battaglia contro la criminalità organizzata e per la legalità è cristallina e produttiva. Dopo essere stata Presidente della Commissione Anti-Mafia, dal maggio 2021 fa parte del “gruppo di lavoro sulla scomunica alle mafie” costituito in Vaticano con l’obiettivo di dare seguito alla scomunica dei mafiosi pronunciata da papa Francesco. Attualmente è docente della Pontificia Università Antonianum che svolge attività di formazione e ricerca sui temi della legalità e del contrasto alle mafie.

Si è dunque cimentata con grande coraggio e competenza in due dei settori cruciali per il paese e per noi tutt*, con la lotta alle mafie che bloccano le potenzialità di sviluppo del nostro paese e con lo sviluppo di una Sanità pubblica garantita per tutti, una settore quest'ultimo che recentemente si è rivelato essere la chiave di volta e il fondamento indispensabile della nostra vita pubblica e privata.

La sua nota avversione per gli armamenti e le guerre la renderebbe in grado di svolgere nel modo più saggio ed equilibrato il ruolo di supremo comandante delle Forze Armate che avrebbe come Presidente della Repubblica.

 

Leggi il testo completo della petizione.

Last modified on Martedì, 11 Gennaio 2022 14:26

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