Energia ed empatia, sono le caratteristiche che contraddistinguono le imprese guidate dalle donne.
Sono proprio queste le imprese che, in Italia, guidano il Paese verso l’uscita dalla crisi. Le libere professioniste e le donne imprenditrici fanno registrare risultati in continua ascesa con un +71mila occupate nel periodo di rilevazione 2007-2016. Ad affermarlo è lo studio Censis-Confcooperative dal titolo “Donne al lavoro, la scelta di fare impresa” che tiene conto dei dati sulle imprese femminili finanziate grazie agli incentivi di Invitalia.
Questo focus è stato utile per capire come si sono sviluppati gli ideali di pari opportunità nel lavoro.
"La condizione di svantaggio che ha caratterizzato il ruolo della donna nell'occupazione e nelle attività economiche in generale - sottolinea Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative - ha sviluppato in loro una maggiore determinazione nel perseguire obiettivi di realizzazione nel lavoro".
Le donne hanno avuto il talento di trasformare fattori di svantaggio, come i pregiudizi e i retaggi culturali, in elementi di competitività, riuscendo ad anticipare i fattori di novità del mercato, tanto che su un totale di 6 milioni e 74 mila imprese registrate, il 21,8% (1,32 milioni) è guidato da donne. Fra il 2014 e il 2016 l’incremento delle imprese femminili è stato dell’1,5%, il triplo rispetto alla crescita del sistema imprenditoriale che non è andato oltre lo 0,5%.
Come emerge dal rapporto Censis, inoltre, sono le cooperative le imprese che più si prestano a essere ascensore sociale ed economico femminile, perché sanno coniugare meglio di altre vita e lavoro. Inoltre è rilevante anche il numero di imprese femminili guidate da straniere, in particolare nel tessile, con il 27,2% di crescita sul totale delle aziende attive nel settore.
Una determinazione, quella che muove le donne nel lavoro, che riesce a valorizzare anche la responsabilità sociale dell’azienda, cioè il ruolo che riveste nel territorio in cui si è sviluppata. Un esempio di coraggio nel difendere valori e tradizioni arriva anche dal Guatemala, dove le donne Maya hanno deciso di difendere i loro tessuti tradizionali, gli huipiles, dalle produzioni industriali sottocosto.
Hanno creato un possibile precedente per la protezione dei diritti della proprietà intellettuale collettiva in Guatemala, e hanno realizzato quella determinazione, tutta femminile, di credere nel valore delle proprie idee.