Il 27 e 28 settembre, a Milano, si svolgerà il primo forum internazionale «Regole dell’acqua, regole per la vita». Durante la due giorni sarà anche assegnato il premio «Women Peacebuilders for water».
Un evento impegnativo, che vedrà tanti contributi, non solo di esperti del settore, ma anche economici.
«Leggendo bene, e per chi conosce bene i fatti – spiega Consiglia Salvio, referente della Regione Campania per il Comitato Acqua bene comune - saltano subito agli occhi certi nomi che stimolano una ricerca più approfondita».
Ci sarà, per esempio, Erasmo De Angelis, che ha osteggiato ed osteggia i risultati dei referendum per l’acqua pubblica; l’ex Ministro dell’Ambiente Luca Galletti, che nega le conseguenze ambientali e le colpe dell'Italia sulle trivellazioni; e l’Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico (Aeegsi) che contrasta anch'esso l'esito del secondo quesito referendario; oppure l'Expo, su cui tanto si è discusso anche per l'ampio stand dell'acqua minerale: sperpero di denaro, sfruttamento del lavoro degli studenti e poca tutela dell'ambiente.
«Ma soprattutto - continua Salvio - leggere di partenariato, e quindi di ingresso di privati, oppure di acqua e partecipazione, escludendo chi dell'acqua si è interessato da quasi due decenni (Forum Comitati Cittadini); oppure leggere di studenti e università e scuole, senza coinvolgere Riccardo Petrella, fondatore dell'Università dell'Acqua e dei Beni comuni, o il Contratto Mondiale dell'Acqua, mi fa restare senza parole».
Come poi spiega, però, non tutto è negativo. A questa iniziativa parteciperà con un suo documento, e quindi impegnato in prima persona proprio per la sua esperienza, Maurizio Montalto, presidente del consiglio di amministrazione di Acqua bene comune di Napoli.
Inoltre, oltre ad evidenziare il problema, questo forum porterà dei tentativi di soluzione grazie all’esempio portato dalle iniziative che saranno premiate: donne che si sono distinte nella risoluzione dei conflitti che possono sorgere per l’abuso delle risorse naturali. Le tre finaliste sono Mara Tignino, coordinatrice della piattaforma per le regole internazionali riguardanti l’acqua del Ginevra Water Hub e ricercatrice dell’Università di Genova; Erika Weinthal, docente della Nicholas School of the environment della Duke University Usa; e Amina Abdulkadir, somala, dove in Africa affronta problemi di condivisione dell’energia.