Grosso ostacolo al rispetto dei diritti umani e alla realizzazione dell'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, la violenza contro le donne e le ragazze si verifica in tutto il mondo. Attraversa tutte le generazioni, le nazionalità, le comunità e le sfere delle nostre società, indipendentemente da qualsiasi situazione sociale.
Spotlight è un’iniziativa globale e pluriennale avviata dall'Unione europea e dalle Nazioni Unite incentrata sull'eliminazione di tutte le forme di violenza di genere.
L’obbiettivo è quello di focalizzare l'attenzione sul tema, spostandolo da sotto i riflettori e ponendolo al centro sforzi concreti per raggiungere l'uguaglianza e l'emancipazione delle donne. In concreto sarà effettuato un investimento iniziale nell'ordine di 500 milioni di euro, con l'UE come principale contributore, grazie al quale, nel corso dei prossimi anni, saranno attuati programmi globali volti a eliminare tutte le forme di violenza contro donne e ragazze.
I principali ambiti di intervento includeranno il rafforzamento dei quadri normativi, delle politiche e delle istituzioni, misure preventive, l'accesso ai servizi e il miglioramento della raccolta dei dati in Africa, America Latina, Asia, nel Pacifico e nei Caraibi.
Sempre per quanto riguarda le iniziative concrete, UNiTE guida la campagna di 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, che mira a sensibilizzare l'opinione pubblica e a mobilitare le persone ovunque per apportare cambiamenti.
Questi 16 giorni, dal 25 novembre al 10 dicembre, Giornata dei diritti umani, collegano due ricorrenze complementari. Eliminare la violenza sulle donne significa rispettare i diritti di tutti. In altre parole, “non lasciare indietro nessuno", cioè dichiarare il proprio impegno nel sostenere tutti coloro che sono particolarmente vulnerabili.
Come negli anni precedenti, il colore arancione sarà l’elemento chiave che unificherà tutte le attività, gli edifici e i punti di riferimento.
“Non lasciare indietro nessuno” è un tema globale che mira a creare opportunità di advocacy, cioè di influenzare le politiche pubbliche e l'allocazione delle risorse all'interno dei sistemi politici, economici e sociali, per evidenziare una delle principali visioni dell'agenda 2030 di un mondo più "giusto, equo, tollerante, aperto e socialmente inclusivo in cui i bisogni dei più vulnerabili sono soddisfatti”.