Il Cile diventerà il primo paese al mondo ad avere una Costituzione redatta in modo paritario. Il plebiscito di domenica scorsa, che ha approvato il seppellimento di una delle principali eredità della dittatura, ha deciso anche che l’assemblea incaricata di redigere la nuova Costituzione sarà composta per il cinquanta per cento da donne.
È un trionfo storico per le donne cilene che sono state protagoniste di alcuni dei momenti più importanti della recente lotta femminista. Sono loro, attraverso il collettivo Las Tesis, le autrici dell’inno, diventato globale, e della performance Un violador en tu camino (Uno stupratore sulla tua strada), cantat...
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E mentre all’Ilva di Taranto gli operai, ma non solo loro, pagano per l’irresponsabilità di una classe dirigente incapace di fare i conti – non da oggi e non da ieri – con il rapporto lavoro e ambiente, avendo puntato tutto sulle magnifiche sorti e progressive dello sviluppo senza rispetto alcuno per la salute, nel continente latinoamericano corruzione e ingiustizia sociale, evasione fiscale e crescita delle diseguaglianze, promesse mancate della democrazia, indecorosità dei gruppi dirigenti, spingono la Bolivia, come la piccola Haiti, a dire “basta”.
La punta dell’iceberg di tante contraddizioni è il Cile dove l’ultima ma...
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Non solo #MeToo, ora bisogna fare i conti anche con loro: il movimento femminista del Cile è sceso di nuovo in piazza con manifestazioni a Santiago e nelle principali città del Paese, per chiedere un'istruzione non sessista, parità di genere e più sforzi contro la violenza di genere.
Tamburi, canti, danze e slogan hanno caratterizzato la marcia organizzata dal Coordinamento femminista universitario, che ha attirato studenti, migranti, madri e lavoratrici a manifestare in tutto il Paese. Donne a torso nudo, con cartelli con scritto "non sono nata donna per morire solo per il fatto di esserlo", si sono ritrovate di fronte al Centro Cultural Gabriela Mistral.
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