Il fenomeno della prostituzione forzata si intreccia indissolubilmente con il fenomeno migratorio, aprendo brecce in mondi particolarmente oscuri, come quello della tratta e del grave sfruttamento lavorativo. Proprio per approfondire questi temi, l’Ambito pastorale dell’Usmi, in continuità con il servizio dell’Ufficio Tratta – costituito e diretto dal 2000 da suor Eugenia Bonetti –, dal 2016 ha rafforzato una “rete nazionale” di riflessione e azione, in collaborazione con il “Gruppo Tratta” di Caritas Italiana. Fin dall’inizio, convegni e seminari si sono rivelati momenti di confronto intenso allo scopo di condividere esperienze e buone pratiche su questioni urgenti e indifferibili per intercettare l’evoluzione della tratta, anche in tempo di covid.
Nel giugno 2021 il seminario dell’Usmi ha convocato da remoto una varietà di operatori e operatrici per approfondire opportunità e sfide a partire da esperienze concrete. Monica Molteni ha parlato dell’inserimento lavorativo; Cinzia Bragagnolo, Isabella Escalante e Carolina Jimenez, della prostituzione in appartamento, in locali privati e online.
Lavoro e riscatto sociale
Monica Molteni, del Consorzio Mestieri Lombardia, ha condiviso l’esperienza di un sistema funzionale e funzionante che si occupa di ogni aspetto dell’ambito lavorativo. Non soltanto facilita quanti hanno bisogno di trovare un lavoro, ma offre la conoscenza dettagliata di un mondo che spesso, a livello contrattuale, legale e delle tutele, diventa un vero e proprio labirinto. Monica si è soffermata anche su questioni molto pratiche, come la compilazione di un curriculum accurato e le forme contrattuali che meglio rispondono ai diversi momenti della vita delle persone in situazione di emarginazione, le quali vedono nel lavoro la possibilità di realizzare percorsi di indipendenza e autonomia verso un reale riscatto sociale.