La Francia prevede di investire oltre 7 miliardi di euro: il 54% per accelerare la produzione di idrogeno, il 27% per decarbonizzare il settore dei trasporti pesanti e il 19% per ricerca, innovazione e sviluppo.
La Germania ha lanciato la propria strategia nazionale nel luglio 2020 per rafforzare la cooperazione con gli altri Stati dell’Unione Europea: ha investito 9 miliardi di euro per riconvertire parte delle infrastrutture del gas e produrre entro il 2030 5 GW di idrogeno verde e 10 GW entro il 2040, diventando leader mondiale del settore.
I Paesi del Mare del Nord (Olanda, Norvegia, Gran Bretagna, ecc.) possono produrre idrogeno verde sfruttando l’energia eolica, in gran parte prodotta da impianti offshore. L’Olanda, tra i primi nell’Ue ad approvare una strategia per l’idrogeno, è oggi più che mai decisa a diventare l’Hydrogen Valley d’Europa, realizzando elettrolizzatori per 4 GW entro il 2030.
I Paesi dell’area mediterranea rispondono con proprie strategie volte a creare un “hub” Mediterraneo dell’idrogeno. La Spagna intende investire quasi 9 miliardi di euro nei prossimi 10 anni e diventare protagonista nella produzione e nell’esportazione dell’idrogeno verde. In Italia il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato e aperto alla consultazione la “Strategia nazionale idrogeno – Linee Guida Preliminari”; il Paese aderisce all’iniziativa internazionale sulla ricerca e sviluppo di tecnologie verdi e il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede 3,6 miliardi di euro destinati alla “Transizione energetica e mobilità sostenibile”.